La prima sciroccata del 2016 sta per sferzare lo Stretto, mareggiate e grandi onde sullo Ionio

Anche in riva allo Stretto di Messina il tempo è in fase di peggioramento per l’avvicinamento, dalle Baleari, di un profondo ciclone mediterraneo, caratterizzato da valori pressori veramente molto bassi, sui 992 hpa (ma non eccezionali per il Mediterraneo). Questa profonda circolazione ciclonica, alimentata da aria fredda che dal nord Atlantico, tramite Gibilterra, penetra dentro il Mediterraneo, enfatizzando l’invorticamento della struttura ciclonica, nel corso delle prossime ore si avvicinerà alla Sardegna, provocando una rapida discesa della pressione barometrica sullo Stretto. La sensibile diminuzione della pressione atmosferica, nel corso della tarda serata e della prossima notte, favorirà l’attivazione di un intenso flusso sciroccale che dai deserti egiziani e dalla Cirenaica (l’est della Libia) risalirà in direzione dello Ionio e delle coste del messinese, sotto forma di una ventilazione da SE. Nel corso della nottata e dalle prime ore di domani lo scirocco tenderà ulteriormente a rinforzarsi, eccedendo la soglia d’attenzione su gran parte del messinese, spirando in modo impetuoso lungo tutto lo Stretto di Messina, con raffiche capaci di oltrepassare il limite dei 70-80 km/h e punte di oltre i 90 km/h all’imboccatura nord, fra Ganzirri e Torre Faro (“effetto Venturi”).

Nel corso della tarda mattinata il vento dovrebbe raggiungere l'intensità di burrasca forte, fino a forza 8 Beaufort, con raffiche di picco che localmente, fra l’imboccatura nord dello Stretto di Messina e le coste della fascia tirrenica messinese, fino alle porte del milazzese, potrebbero toccare picchi di ben 90 km/h, anche 100 km/h in corrispondenza delle vallate dei Peloritani. Fortunatamente la burrasca di scirocco durerà per poche visto che già in prima serata la ventilazione da SE e S-SE andrà gradualmente ad attenuarsi, perdendo parte del suo vigore già dopo le 18:00 – 19:00 PM. I cieli invece spazieranno dal parzialmente nuvoloso al molto nuvoloso, con lo sviluppo di nubi basse e dalla base scura che risaliranno velocemente, da sud verso nord, il versante orientale dei monti Peloritani, apportando al massimo solo qualche breve pioviggine o leggero scroscio di pioggia misto a sabbia desertica. Durante il tardo pomeriggio e la serata i cieli potrebbero assumere un colore rossastro, causa l’aspirazione dai deserti della Cirenaica di enormi quantità di polvere e pulviscolo desertico di colorazione rossastra o arancione.

Massima attenzione invece allo stato dei mari che si presenteranno tutti da molto mossi fino ad agitati. Già dalla prima mattinata di domani lo Stretto di Messina passerà da molto mosso ad agitato, mentre lo Ionio diverrà rapidamente molto agitato, con possibili disagi nella navigazione marittima per via dell'intenso moto ondoso. A rischio insabbiamento uno dei due scivoli del porto di Tremestieri, rimasti sempre aperti dal 18 aprile dello scorso anno. Mareggiate consistenti rischiano di flagellare ed erodere l’intero litorale ionico e persino le coste dello Stretto, data la presenza di una ventilazione da SE che permetterà alle grandi onde sollevate sullo Ionio di potersi propagare all’interno dello Stretto, sotto forma di onde lunghe e ben formate, alte anche più di 3-4 metri, e picchi di oltre 5 metri in mare aperto, fra lo Ionio e l’imboccatura sud dello Stretto di Messina. Mareggiate che rischiano di causare non pochi danni, persino sui litorali della città, da Contesse fino all’area falcata.

Daniele Ingemi