Sarà un fine anno da brividi, arriverà la neve a bassa quota tra Peloritani e Nebrodi

Una massa d’aria molto fredda, di origini polari marittime continentalizzata, dalla Lapponia e dalle pianure Finlandesi, dopo aver attraversato il Baltico e l’intera Europa centro-orientale, si è versata sul bacino centrale del Mediterraneo (attraverso la porta della Bora), provocando un brusco calo termico, oltre al ritorno della neve fino a bassa quota sull’Appennino. Questo abbassamento di latitudine di queste masse d’aria molto fredde ha di fatto spinto la sede de “fronte polare”, ossia quella linea di demarcazione che separa l’aria calda sub-tropicale da quella più fredda di origini polari, proprio sul Mediterraneo, che nei prossimi giorni diverrà il crocevia di diverse perturbazioni che si origineranno lungo la linea del “fronte polare”. Per questo motivo la predicibilità dei fenomeni atmosferici, anche a 24 ore (nella breve scadenza), diventerà molto difficile, causa il continuo sviluppo di basse pressione a mesoscala, fra il Tirreno e la Grecia, che garantiranno un continuo ricambio di masse d’aria. Per quel che riguarda il messinese posso dire che gli ultimi giorni del 2014 trascorreranno all’insegna di un clima molto freddo e instabile, se non a tratti perturbato, per il passaggio di vari impulsi di aria sempre più fredda, soprattutto in quota, che causeranno continui annuvolamenti pronti a dare la stura a piogge e locali rovesci intermittenti, nevosi dai 900-1000 metri fra Nebrodi e Peloritani.

La giornata di lunedì 29 Dicembre 2014 verrà caratterizzata da cieli nuvolosi o molto nuvolosi su tutto il territorio, con piogge e rovesci intermittenti che dovrebbero bagnare il versante tirrenico del messinese e l’area dello Stretto di Messina. Qualche breve temporale, con debole attività elettrica, nel pomeriggio passerà fra i quartieri settentrionali della città e lo Stretto di Messina, con precipitazioni che risulteranno nevose dai 900 metri sui Peloritani. Solo dalla tarda serata, e dalla nottata successiva, si assisterà ad un miglioramento, con l’esaurimento delle ultime precipitazioni. Il clima risulterà molto freddo, con una massima di appena +12°C +13°C, mentre di notte si scenderà sotto i +9°C anche in città. I venti, inizialmente da O-NO, ruoteranno già in mattinata da Nord e N-NE, soffiando deboli sullo Stretto, e moderati sul basso Tirreno e lo Ionio a largo. Mari da mossi, con rapida scaduta da Sud sullo Ionio, fino a molto mosso il basso Tirreno, con scaduta del moto ondoso da O-NO dal pomeriggio.

Martedì 30 Dicembre 2014 una massa d’aria molto fredda, d’estrazione polare continentale, dopo essersi riversata sull’Adriatico e scavalcato l’Appennino meridionale, raggiungerà pure la Calabria e la Sicilia, sotto forma di freddi e tesi venti di grecale che faranno abbassare notevolmente le temperature, e la quota dello “zero termico” che in serata raggiungerà i 600-500 metri sullo Stretto di Messina. Inizialmente, causa le correnti da NE (grecale pieno), l’intero messinese resterà in “ombra pluviometrica”, con condizioni di variabilità, ma senza precipitazioni degne di nota, salvo il passaggio di virghe di neve sulle Eolie e fioccate sui Nebrodi, fin dai 500-600 metri. Solo dal pomeriggio si assisterà ad un peggioramento per la formazione dell’ennesimo minimo di bassa pressione a mesoscala sul vicino Tirreno meridionale. In questo caso su Messina si sperimenterebbe uno scirocco freddo di ritorno, di 6 ore, che dovrebbe persistere fino alle 12:00 PM del 31 Dicembre. Questo temporaneo richiamo molto umido dallo Ionio dovrebbe essere in grado di arrecare insolite nevicate, anche persistenti, sul versante meridionale dei Peloritani, già sopra i 500-600 metri, con imbiancate su tutta la fascia collinare e montana, dall’area dell’Alcantara fino alle vallate d’Agrò e del Nisi.

In queste condizioni molti paesi e frazioni collinari della zona ionica, fra cui Roccafiorita e Novara di Sicilia, rischiano di vedere vere e proprie bufere di neve, con tanto di vento sostenuto da Est e “scaccianeve” (refoli di neve sollevati dal vento). Sullo Stretto di Messina le precipitazioni, causa l’effetto di caduta dall’Aspromonte, risulteranno molto più blande, anche se in caso di sconfinamenti di nuclei precipitativi moderati la “dama bianca” attecchirà su Dinnamare e Pizzo Chiarino, con spolverate di bianco sui colli. Nevicate ben più abbondanti, nella serata del 31, dovrebbero coinvolgere l’intera fascia nebroidea, con precipitazioni di moderata intensità che diventeranno prevalentemente nevose fin dai 400 metri. Il limite calcolato di attecchimenti strutturato del manto nevoso in presenza di precipitazioni.

Daniele Ingemi