Si perdono oltre 100 posti di lavoro. L’Orsa pressa le istituzioni: “Vertenza nazionale”

“Nlg ha accettato di fornire il servizio ai costi ridottissimi imposti dal Ministero e c’è da giurare che la corsa alla compressione dei costi non ricadrà sul profitto privato dell’armatore aggiudicatario, ma anche questa volta saremo costretti a registrare tagli al costo del lavoro e calo della qualità del servizio”. E’ l’amaro commento dell’Orsa alla notizia dell’aggiudicazione del collegamento veloce nello Stretto tra Messina e Villa. La tratta con Reggio è stata giudicata improduttiva dagli armatori privati che hanno disertato la gara e il Ministero “non ha fatto nulla per garantire il collegamento” – spiega l’Orsa.

Nubi fosche, poi, sul versante lavorativo. “I lavoratori messinesi possono mettersi l’anima in pace – prosegue la nota sindacale -. Nell’appalto confezionato dal Ministero non era prevista alcuna clausola per la tutela del loro posto di lavoro e l’armatore subentrante ha già annunciato che nessun lavoratore del consorzio uscente sarà impiegato nell’appalto, pertanto, restano senza lavoro tutti gli equipaggi che armavano i 5 mezzi veloci dell’ex consorzio Metromare e tutto l’indotto, compresi gli addetti alle pulizie della Nettuno Multiservizi e il personale adibito all’accoglienza dei passeggeri e alle biglietterie, un altro colpo basso all’occupazione con oltre 100 famiglie messinesi rimaste senza reddito”.

L’Orsa se la prende anche con le Regione Sicilia e Calabria e con i due assessori competenti, che “fino a ieri fungevano da pompieri della protesta assicurando che il servizio sarebbe stato riconfermato nella quantità e nella qualità”.

Ed ancora un invito rivolto alla nuova Giunta Comunale. “Si spera che, esaurita la legittima euforia per la vittoria elettorale, si metta al primo posto la garanzia di mobilità dei cittadini anche nella tratta dello Stretto e la tutela dei pochi posti di lavoro rimasti a Messina. Bisogna immediatamente sollecitare la Regione e pressare il Ministero dei trasporti perché intervenga efficacemente per sanare il grave disservizio che si sta concretizzando dopo l’aggiudicazione della gara. I sindacati di base si stanno organizzando per accendere i riflettori sulla vertenza a livello nazionale, visto il silenzio tattico di Roma e Palermo. Il nuovo sindaco, la giunta e i consiglieri comunali hanno il dovere di sostenere la lotta dei lavoratori e dei pendolari”.