Piove e il campo profughi diventa un lago: trasferiti i rifugiati in istituti religiosi (Le Foto)

Quando le prime tende sono state montate sul campo da baseball limitrofo al PalaNebiolo, associazioni e membri della società civile avevano lanciato un monito: quel campo è un acquitrino! Cosa che le prime piogge avevano puntualmente dimostrato, come testimoniano le immagini delle enormi pozze d’acqua che affiancavano le prime tende quando il campo non era neppure abitato. Poi sono arrivati i primi migranti e le tende sono state collegate da passerelle di legno essendo il terreno un perenne pantano. Adesso, dopo le ultime piogge, il campo è un lago. Le tende sono praticamente immerse in una conca d’acqua e i migranti hanno chiesto di trovare delle soluzioni, non volendo rientrare per passare la notte in un luogo così precario.

Già la notte scorsa dichiarano di non essere riusciti a dormire a causa del vento e dell’acqua, e hanno chiesto una soluzione per quella del 26 Dicembre, non volendo tornare nelle tende allagate. Sul posto, si sono immediatamente recati gli enti di tutela come il circolo Arci Thomas Sankara e diversi attivisti e volontari. “I richiedenti asilo hanno chiesto alla polizia di non trascorrere anche questa notte in una tendopoli gravemente lesionata da eventi atmosferici – riporta il circolo Arci – Non si prospetta, però, nessuna soluzione”. La richiesta, inizialmente suggerita, di essere spostasti nuovamente nel palazzetto sportivo è stata scartata, dal momento che la palestra non può più essere utilizzata, essendo stata dichiarata inagibile per motivi sanitari. Infine, su proposta dei volontari, ma con il consenso delle istituzioni, i migranti sono stati trasferiti per la notte in una struttura religiosa a Curcuraci, ma si tratta, ovviamente, di una soluzione temporanea.

Precedentemente, il campo ha registrato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno verificato la natura delle infiltrazioni d’acqua, controllando l’integrità delle tende. Dal sopralluogo è emerso che le tende in sé non hanno subito danni o lacerazioni, ma è il campo da baseball a costituire un problema, non avendo in funzione nessun sistema di drenaggio. Per questo, oggi i vigili del fuoco torneranno al PalaNebiolo per effettuare le operazioni necessarie al drenaggio del terreno. Una soluzione che, di certo, non può considerarsi risolutiva, a meno che non si speri , in pieno inverno, che non si ripresenti la pioggia …

Intanto sono oltre 250 le firme raccolte nella petizione nata dalla lettera dei 58 docenti, tra professori e ricercatori universitari, che hanno chiesto al Rettore Navarra di revocare le autorizzazioni del campo, in nome di un’accoglienza dignitosa da offrire ai richiedenti asilo e rifugiati. La petizione è online e facilmente sottoscrivibile sul maggiore sito di petizioni “avaaz.org”.

Trovata la soluzione temporanea con l’alloggio per una notte dei migranti alluvionati – è il caso di dirlo -altrove, quella di oggi si profila essere una giornata decisiva circa le decisioni da prendere sul futuro del campo profughi allestito all’Annunziata. (Eleonora Corace)