Falsi matrimoni per ottenere la cittadinanza: aperta inchiesta a Messina

Sono ben 15 gli indagati, tra cui 11 donne messinesi e 4 marocchini, finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura peloritana per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
A chiudere il cerchio è stata la sezione di polizia giudiziaria della Guardia di finanza di Messina. Secondo le accuse, la banda organizzava matrimoni tra messinesi e stranieri per consentire ai migranti di ottenere la cittadinanza italiana. Le indagini sono state coordinate dal Sostituto Procuratore della Dda Liliana Todaro e dal Sostituto Rosanna Casabona. E’ emerso che coloro che organizzavano i matrimoni riuscivano ad intascare tra i 6mila e i 10mila euro, mentre 500 euro era il “compenso” per chi accettava di sposarsi. Ai falsi testimoni solo pochi spiccioli.