Rinviato l’incontro con il Prefetto. Accorinti punta ancora sul trasferimento a Le Dune

Ore di anticamera in Predettura del Sindaco Renato accorinti e di metà della sua giunta – quattro assessori – non hanno portato ad un incontro con il Prefetto Stefano Trotta, che ha comunicato telefonicamente di essere impegnato in una riunione .Dopo il lungo confronto avvenuto nel corso del tavolo territoriale in mattinata (vedi correlato), Comune e Prefettura si erano dati appuntamento nel pomeriggio per dipanare il problema dell’ordinanza di demolizione del villaggio turistico Le Dune – dove il Comune vorrebbe trasferire i migranti del PalaNebiolo – insieme a Procura e Tribunale. L’appuntamento era fissato alle 16, ma dopo le 20 Sindaco e Assessori hanno lasciato la Prefettura senza aver visto, letteralmente, neppure l’ombra di Stefano Trotta o del viceprefetto Cerniglia. Tutto rinviato di 24 ore, dunque. Nel pomeriggio sempre in Prefettura, mentre nel corso della mattinata il Sindaco Accorinti incontrerà due sostituiti procuratori proprio per discutere del problema della possibilità di aggirare o meno l’istanza di demolizione delle Dune, dal momento che, secondo le carte fornite dal comune, lo stabile presenterebbe problemi di abusivismo ma non di agibilità. Diplomatico il commento del Sindaco Accorinti, visibilmente provato da una lunga giornata di trattative e sforzi sia in Prefettura che in Procura, dove si è recato verso le quattro del pomeriggio insieme all’assessore Sergio De Cola, mentre gli assessori Cucinotta e Mantineo sono rimasti in Prefettura, nel caso in cui il Prefetto si fosse presentato “Trotta e la viceprefetto sono in riunione, stanno studiando bene le carte” – ha commentato il Sindaco –Dal mio punto di vista la situazione del villaggio Le Dune non è cambiata dal 2009, quando vi sono stati ospitati gli alluvionati di Giampilieri. Domani, avremo il pronunciamento ufficiale della Prefettura”. Che la situazione dell’edificio non sia cambiata dal 2009 lo conferma anche l’assessore all’urbanistica Sergio De Cola.

“Se il Prefetto si rifiuta di ricevere il Sindaco, noi ci rifiutiamo di tornare al PalaNebiolo”. Lo hanno dichiarato i ragazzi africani alla notizia delle difficoltà di Accorinti di avere un colloquio con Trotta. Quando il Sindaco ha spiegato che la partita è ancora aperta e che – se tutto va bene – si deciderà nelle prossime ore, i migranti hanno ritenuto non ci fosse più motivo per restare. Nel corso della mattinata, molti di loro avevano annunciato che avrebbero preferito dormire per strada che tornare al centro, ma dopo essere stati rassicurati sul fatto che nessuno sarebbe stato messo a dormire nelle tende, hanno deciso di tornare, per riposare un po’ dopo una lunghissima, fredda ed estenuante giornata.

“L’impegno contro le tendopoli è già in atto. Per me come per tutti noi è inaccettabile che si accolgano questi fratelli in tenda. Qui tra noi c’è un unico flusso di energia a favore dei diritti e della dignità dell’uomo”. Questo ha dichiarato il Sindaco verso le 13,30, a conclusione del tavolo territoriale iniziato poco dopo le dieci del mattino, in Prefettura.

Trovare una soluzione al problema migranti. E’ stato l'obiettivo dell’amministrazione comunale, che già in mattinata aveva discusso per diverse ore con il vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia e gli altri rappresentanti delle varie associazioni, Arci Thomas Sankara in testa.

Nel frattempo i migranti avevano aderito al sit-in indetto dagli attivisti dando vita ad un vivacissimo sit-in, come Messina non aveva mai visto, con balli e canti in vece dei comizi. Per chiarire gli esiti dell’ordinanza di demolizione del villaggio turistico “Le Dune”, luogo designato per ospitare i migranti, l’assessore De Cola ha inviato una lettera all’Autorità Giudiziaria. La risoluzione della vicenda, però, potrebbe non essere immediata, si potrebbe perdere comunque del tempo perché si dovrà fare i conti con il problema di un nuovo bando per l’assegnazione ad un ente gestore. Nel frattempo, i migranti dovrebbero rimanere a dormire al PalaNebiolo, essendo esclusa a priori l’opzione delle tende, almeno da parte del Comune. A questo proposito, in alcuni momenti del lungo presidio no stop di lunedì 17 Novemrbe, ci sono stati dei momenti in cui è serpeggiato grande nervosismo tra gli attivisti delle varie associazioni e movimenti presenti, a cui ha dato voce Claudio Risitano, esponente del Teatro Pinelli: “Fare il possibile evidentemente non basta. Chiedo al sindaco di garantire formalmente che se tutto non dovesse andare per il meglio, di fare un atto unilaterale contro questa Prefettura che preferendo un atteggiamento securitario ha sfregiato il volto di una città che voleva accogliere in nostri fratelli”.

Non è ancora stato scritto, dunque, il quinto atto della saga del PalaNebiolo. Martedì una nuova, forse decisiva puntata. Stay tuned…(Eleonora Corace)