Al via i lavori per il campo profughi. L’Arci denucia:”Montate le prime tende”

Montate le prime tende nel campo dal baseball limitrofo al PalaNebiolo. A fornire le prove il circolo arci thomas Sankara, che ha scattato le prime foto. Lo stesso circolo aveva già lanciato l'allarme questa mattina, quando ancora l'unica cosa certa era che stamattina sono iniziati i lavori. I risultati della manifestazione di ieri sembrano già una vittoria di Pirro, 24 h prima del vertice in Prefettura di domani, che avrebbe dovuto decidere lo stop definitivo al campo profughi e il trasferimento dei 182 migranti ospiti al PalaNebiolo, al villaggio turistico “Le Dune”, almeno nelle intenzioni del Sindaco Renato Accorinti, che aveva riferito tutto questo – nella soddisfazione generale di attivisti e soprattutto ragazzi africani che manifestavano dalla mattina, quando hanno visto arrivare i primi camion con le tende da montare. Questo aveva scatenato la protesta non solo delle associazioni che fin dal primo giorno hanno invocato modalità di accoglienza più dignitose, ma degli stessi ragazzi africani. Il sindaco Accorinti è prontamente giunto sul posto ed insieme all'assessore Filippo Cucinotta si è recato in Prefettura dove ha parlato a lungo con il viceprefetto Cerniglia, essendo Trotta assente. Il Sindaco poi è tornato a riferire i risultati del colloquio e la resa dei conti era rimandata a lunedì, nel frattempo i migranti rientravano per cena più sollevati. Oggi, però, il brusco risveglio alla dura realtà. Tre tende già montate già verso le 11:00 del mattino, denunciate dal circolo Arci Thomas Sankara, con la conferma anche di alcuni residenti nei palazzi che circondano il campo.Parlano di “lacrime di coccodrillo” i membri del circolo cittadino dell'Arci: Nel campo da baseball del Palanebiolo sono già state montate le tende montate, avevamo una rassicurazione? Il campo da baseball è sfregiato per sempre e con lui la dignità di questa città. Addio sport e addio solidarietà”. È l'amaro commento che si conclude con una vera e propria chiamata all'adunata: “Ci vediamo tutti/e al Palanebiolo”.

Diplomatico il commento dell’assessore alla Protezione Civile Filippo Cucinotta: “Questo non pregiudica l’incontro di domani, se l’ipotesi non del trasferimento alle Dune non va avanti si troveranno altre soluzioni”. Come già accennato dallo stesso Sindaco Renato Accorinti ieri, tra le altre vie ipotizzate dal Comune, c’è quella dell’ordinanza Comuenale che intimi lo spostamento dei migranti dal PalaNebiolo appellandosi alle palesi problematiche di motivo igienico. Ricordiamo a questo proposito che il Sindaco di una città è il primo responsabile della salute del territorio.

Più cauto circa l'effettiva presenza di tende il presidente del V quartiere Santino Morabito, che conferma però che nel campo si stanno svolgendo dei lavori, “già dalle prime luci dell'alba”.

"So che da una mattinata ci sono lavori nel campo. Se fossero già state montate le tende sarebbe una cosa gravissima visto gli accordi presi con l'amministrazione nell'incontro di ieri”. Al Presidente, comunque, chiediamo una riflessione che concerne anche lo stesso campo da baseball, in una città che non ha molte strutture e spazi da offrire per lo sport: “Ovviamente la tragedia umana e il disagio delle persone che sarebbero costrette a vivere in tende in inverno non è minimamente paragonabile a simili tecnicismi – commenta Morabito – Il terreno di gioco, però, è diverso, non è come un campo di calcio. Il direttore di Unime del settore era molto preoccupato, la costituzione di una tendopoli compromette l'impianto. Fa inoltre presagire nuovi ed imminenti arrivi di altri migranti. É chiaro che non è un emergenza temporanea. L'università aveva programmato una manutenzione ordinaria dell'impianto di Conca d'oro per riattivarlo l'anno prossimo, ma la Prefettura li ha diffidati due settimane fa a non fare interventi sul manto, dunque si sapeva già allora della tendopoli”

Interviene sull’argomento anche Rosario Duca, presidente del circolo Makwan Arcigay Messsina: “Condanno la scelta del Palanebiolo come sede per ospitare i rifugiati provenienti da paesi in guerra. Non condivido la scelta della tendopoli che si sta montando all'interno dell'area sportiva in quanto non si possono utilizzare metodi disumani. Inoltre si ricevono lamentele in merito al cibo che viene distribuito, chiedo che i rappresentanti di associazioni possano avere accesso anche al controllo del cibo attraverso personale qualificato. Condanno il sistema di regole attuato all'interno di questa struttura che fa sembrare ad una gestione di semidetenuti e ogni forma di lagher o sistema poliziesco posto a guardia di cancelli che limitano o vorrebbero limitare la libertà dell'individuo. Chiedo all'amministrazione Comunale di voler continuare con l'impegno preso al non far montare le tendopoli, ed al Signor Prefetto di ritornare sui propri passi nel rispetto degli ospitati e della città tutta”.

Sul luogo si sta recando l'esperta del Comune, Clelia Marano. (Eleonora Corace)