Sbarco del 17 marzo, scagionato presunto scafista

E' rimasto 5 mesi in carcere ma non era uno dei presunti scafisti. Babacar Ndong, 18 anni, senegalese, è stato assolto dal giudice Monica Marino dall'accusa di essere uno dei timonieri del barcone che ha preso il largo dalle coste libiche il 15 marzo scorso.

A bordo, su due natanti, quasi 900 persone salvate in alto mare. Poco meno di 600 furono trasbordate sul pattugliatore della Marina Diciotti e sbarcati a al molo Marconi due giorni dopo. Tra loro anche due salme.

Trasferiti al Palanebiolo, furono ascoltati a lungo dagli investigatori della Squadra Mobile e le loro testimonianze hanno permesso agli investigatori di ricostruire le fasi del viaggio. Un viaggio costato dagli 800 ai 1000 dinari, iniziato la sera del 15 marzo, quando dopo mille peripezie, si sono ritrovati tutti su una costa libica.

Lì, un gruppo di uomini armati, li ha fatti salire su dei gommoni con i quali hanno preso il largo alla volta delle coste siciliane. Le testimonianze hanno portato ad individuare nel diciottenne ed in un connazionale sedicenne i due scafisti.

Il più giovane è andato nella comunità per minori di Catania, mentre Ndong è stato rinchiuso a Gazzi e due giorni fa è comparso davanti al Giudice per l'udienza preliminare che lo ha giudicato in abbreviato.

L'accusa aveva chiesto per lui la reclusione per 7 anni e 4 mesi ma il GUP ha accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Rosa Guglielmo, e assolto il ragazzo, disponendone la scarcerazione.

Alessandra Serio