Segrate. Uccide l’ex collega messinese, poi spara alla moglie e si suicida

Era originario di Messina Carmelo Orifici, piccolo imprenditore edile di 69 anni, ucciso questa mattina da un ex collega di lavoro in un cantiere di via Monviso a Segrate, Milano. E si è trattato solo della prima vittima dell’82enne Carmelo Magrì che, dopo averlo ucciso con un colpo di pistola in testa, è poi tornato a casa e, con la stessa arma, ha sparato alla moglie e si è suicidato.
Un doppio omicidio-suicidio che ha lasciato sgomento l’intero paesino del milanese, nonché la zona in cui abitava l’uomo, a Bottanuco, in provincia di Bergamo.
Sembra che alla base del primo delitto, quello commesso nei confronti di Orifici, personaggio noto in quanto fratello dell’ex sindaco di Segrate Achille e a suo tempo finito nella bufera giudiziaria di “Mani Pulite”, vi fossero dei forti dissapori economici.
Secondo le prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti, Magrì avrebbe accompagnato Orifici con la sua Nissan in un cantiere di Segrate, con la scusa di discutere di un problema di lavoro, e lì lo avrebbe freddato.
A ritrovare il corpo è stato il figlio di Orifici. Poco prima di morire, infatti, l’uomo avrebbe fatto una telefonata al figlio Antonio per domandargli di raggiungerlo nel cantiere. Troppo tardi. Una volta arrivato, Antonio ha solo potuto riconoscere il cadavere del padre ed avvertire i carabinieri fornendo ogni descrizione possibile per rintracciare Magrì.