Chiamano il 112 perché c’è un ladro in casa ma i cc trovano armi e droga

Droga, armi e munizioni. Ruotano attorno a questi tre elementi i due provvedimenti eseguiti stamani dai carabinieri della Compagnia di Milazzo che hanno chiuso il cerchio su Roberto Leo, 31enne messinese finito direttamente in carcere, e una 29enne di Barcellona a cui è stato fatto obbligo di allontanarsi dal territorio del Comune mameritino.
La lunga indagine da parte dei militari dell’Arma era scattata nella notte tra il 7 e l’8 dicembre dello scorso anno quando i due, conviventi, avevano chiamato il 112 perché un intruso si era introdotto nella loro abitazione. La pattuglia dell’Aliquota Radiomobile, subito intervenuta, non aveva però rilevato nulla di strano nella casa, né la presenza di intrusi né quella di alcuni peluche che, a detta dei due, avevano degli spilli conficcati (segno di presente “macumbe” contro di loro).
Durante la successiva perquisizione, i carabinieri trovavano invece 7 grammi di polvere bianca a base di manipolo e lidocaina e 7 grammi a base di lidocaina, sostanze usate per la raffinazione e il taglio di cocaina. Nell’appartamento c’erano anche un pianale in vetro recante tracce di droga, vari teli in nylon e nastro da imballaggio, due bilancini di precisione nonché, abilmente nascosta, una carabina ad aria compressa abusivamente modificata e capace di generare una potenza esplosiva pari a 22 joule circa.

Tutto il materiale era stato allora inviato al Ris per ulteriori accertamenti. Il GIP Federica Paiola, accogliendo le richieste della Procura nella persona del Procuratore Emanuele Crescenti, ha così fatto spiccare i provvedimenti di oggi. (Veronica Crocitti)