Tirreno

Milazzo. Chiusura Molo Marullo: chiarimenti dalla presidenza della Repubblica

MILAZZO – Non è rimasta inascoltata, la richiesta di un intervento chiarificatore da parte del consigliere comunale di Milazzo Pippo Doddo, in merito alla chiusura al pubblico del Molo Marullo. Nelle scorse settimane il consigliere aveva scritto anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Gli uffici della presidenza della Repubblica non hanno mancato di dare seguito alla richiesta del consigliere Doddo, mettendosi quindi in contatto con la prefettura per ottenere tutti i chiarimenti del caso.

I chiarimenti sul porto e sulla sua fruibilità al pubblico

Dalla prefettura, previo confronto con l’autorità di sistema portuale, è stato spiegato che la chiusura al pubblico del porto si è resa necessaria per motivi di sicurezza. L’area dovrà quindi essere sottoposta a interventi, a seguito dei quali sarà possibile riaprire la questione.

«Pertanto –si legge nella nota della prefettura– per poter consentire lo svolgimento delle funzioni portuali è stato predisposto un Piano di sicurezza che prevede l’accesso alle banchine e alle adiacenti aree, esclusivamente a chi ha necessità di utilizzare i servizi portuali e con l’obbligo di controlli specifici sia sulle persone che sui mezzi che vi accedono».

La vera novità, tuttavia, giunge dall’autorità portuale che -spiega la prefettura- ha avviato l’iter necessario alla redazione di un nuovo piano regolatore del porto che permetterà la libera fruizione di alcune aree, tra cui il molo Marullo sul quale era più volte intervenuto il consigliere Doddo.

La replica di Doddo

«Prendo atto della risposta -ha dichiarato Doddo- e ringrazio innanzitutto il presidente Mattarella per aver tenuto in considerazione la richiesta di un consigliere comunale rappresentante i cittadini. E anche la Prefettura per la puntuale comunicazione».

Doddo ha poi proseguito, spiegando il proprio punto di vista e riaprendo il dibattito: «Posso condividere le questioni legate alla sicurezza, ma, l’ho detto e lo ribadisco: non era mia intenzione violare le leggi e le richieste riguardavano aree dove non esistono ragioni legate alla portualità, come molo Marullo. Lo stesso presidente dell’autorità portuale ha sempre dichiarato che dove non c’è portualità la fruibilità è possibile. L’altra mia richiesta era la rimozione della ringhiera che funge da barriera di sicurezza per l’area portuale, “ricollocandola nella zona più interna per consentire la sistemazione di panchine che permettano di poter “rivedere” il mare. Credo che anche qui la sicurezza c’entri poco visto che, ad esempio chi deve accedere al Terminal per imbarcarsi non è sottoposto ad alcun controllo e si sposta in quelle aree».

Una questione che, almeno sul profilo politico, sembra non sia ancora del tutto conclusa. Nelle prossime settimane, realisticamente, emergeranno ulteriori novità.