Milazzo. Massimo D’Amore denuncia il falso benessere di Milazzo

Tra i cumuli di spazzatura, le proteste su Internet e il divieto di balneazione, la vita milazzese sembra diventata difficile.

Ne denuncia lo stato Massimo D’Amore, consigliere dell’MPA millazese, che “ritiene opportuno richiamare l’attenzione dei mass media circa lo straordinario divario di “copertura” giornalistica tra maggioranza e opposizione nell’attività politica cittadina. Al surreale lagnarsi quotidiano del Sindaco circa presunte “congiure” della stampa nei suoi confronti e la balneabilità del mar di ponente, fa riscontro la quasi totale mancanza di paragonabili spazi alle pur copiose critiche che piovono da consiglieri, partiti, movimenti e società civile. Un evidente “fuoco di sbarramento preventivo” per distogliere l’attenzione dalla realtà di una città in cui:

• il MARE è stato interdetto per inquinamento sino a tutto il mese di luglio (con divieto sindacale

non per 300 mt come riportato ma per almeno 1 km);

• IL CIELO è quotidianamente irrorato da emissioni di un polo industriale riconosciuto come uno

dei più inquinanti;

• la TERRA è un invivibile guazzabuglio di lavori “a casaccio” conditi da un fetore di spazzatura da

terzo mondo per cui, tra l’altro, si pagano bollette tra le più alte di Italia.

E’ per questo che D’Amore si chiede quale misura deve essere ancora colmata per dare voce al disagio della gente, di quei milazzesi che vogliono un cambiamento.

“Ogni giorno- termina D’Amore- leggiamo su quotidiani e internet la descrizione di una “realtà che non c’è” o di provvedimenti che definiremmo “preventivi” basati su uno schema ben preciso. A questa situazione sommare persino il lagnarsi continuo del Sindaco è francamente surreale e insostenibile”.