Milazzo in piena emergenza rifiuti, il sindaco scrive alla Regione

-E’ uno spettacolo indecoroso quello che in questi giorni stiamo offrendo ai milazzesi ed ai turisti. Siamo ostaggio di un sistema che non funziona-.

Così scrive il sindaco Lorenzo Italiano, che ha inviato ieri l’ennesima diffida all’Ato per la situazione venutasi a creare a causa dello sciopero degli addetti allo smaltimento, invitando la società d’ambito a sostituirsi in danno alla Gesenu.

Il primo cittadino evidenza che “da circa una settimana personale comunale del 7° Dipartimento effettua continui sopralluoghi per fare il punto della situazione, registrando l’ assenza del regolare svuotamento dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, gli omessi interventi di lavag¬gio e disinfezione dei contenitori medesimi, la mancata pulizia e disinfettazione delle aree comunali circostanti, il mancato intervento di disinfestazione e demuscazione, la mancata derattizzazione.

Inoltre, le strade comunali, anche quelle del centro cittadino, non vengono da tempo rego¬larmente spazzate e si presentano invase da erbe infestanti e rifiuti, talvolta traboccanti, per non parlare dei cestini portarifiuti stracolmi”.

“La prolungata permanenza dei rifiuti nei contenitori e lungo le strade e i marciapiedi con le conseguenze del caso – prosegue Italiano – determina, anche con l’innalzamento delle temperature, una maggiore sensazione di degrado ambientale ed il rischio di insorgenze infettive favorendo l’accrescimento, l’adattamento e l’aggressività delle numerose specie di topi presenti sul ter¬ritorio nonché la proliferazione di mosche, zanzare, blatte e altri insetti. I contenitori per la raccolta differenziata si presentano stracolmi e non vengono regolarmen¬te svuotati da diverso tempo; la raccolta dei cartoni, degli imballaggi e dei rifiuti ingom¬branti viene effettuata in maniera saltuaria e inadeguata”.

A fronte di ciò la diffida all’Ato.

-Da quando la gestione è passate agli Ato – prosegue il primo cittadino – non abbiamo più competenze sui rifiuti. L’unica strada che ci resta è quella della diffide e la stiamo prati¬cando quasi quotidianamente. Sarebbe opportuno che il governo regionale ne prendesse atto con i fatti del fallimento degli Ato e si attivasse per trovare una soluzione-.

Il sindaco lancia anche un allarme per l’ordine pubblico.

“Considerato il perdurare della situazione di disagio in cui si viene a trovare la citta¬dinanza tutta, l’aumentare del pericolo di insorgenze infettive, il degrado ambientale ed il rischio che la situazione nel suo complesso assuma carattere di emergenza igienico-sanitaria, mi appello anche al senso di civiltà e responsabilità dei cittadini per evitare episodi di vandali¬smo. La situazione è difficile e quindi evitiamo di aggravarla-.