Due correnti, un unico gruppo: risolta a metà la faida di Forza Italia

Avevamo parlato del processo di distensione tra i due gruppi di Forza Italia quando, rivelando la notizia che gli uffici negavano la costituzione di un gruppo a 4, il Presidente del Consiglio Nastasi ci aveva dichiarato: "siamo dentro Forza Italia, il gruppo è di 4 consiglieri".

Dopo la mozione di sfiducia gli scontri in aula tra il capogruppo Alessio Andaloro e il Presidente del Consiglio, in una sorta di "non riconoscimento" reciproco della paternità del partito. In queste ore è però arrivata la puntualizzazione ufficiale.

Nastasi e Oliva, vicini al deputato regionale Tommaso Calderone, si dicono dentro il gruppo di Forza Italia, che non è più quindi a 2 ma a 4. Andaloro resta tuttavia capogruppo, mentre Forza Italia diviene così il gruppo consiliare di centrodestra più numeroso. In realtà anche i due consiglieri precedentemente affiliati, Maimone e Andaloro, erano stati eletti in una lista civica per Lorenzo Italiano, salvo poi costituirsi all'interno del civico consesso, forzisti, prima vicini alla deputata Bernardette Grasso, poi a Luigi Genovese.

Restano fuori dal gruppo, invece, i tre consiglieri di maggioranza – Formica, Capone e Italiano – che nelle loro dichiarazioni avevano mostrato "simpatie" per Forza Italia, prima di non sostenere la mozione di sfiducia.