Incendio alla Raffineria. Marano: “Dopo sei mesi non ci sono ancora risposte”

Non ci sta Giuseppe Marano della federazione dei Verdi: dopo l’incendio scoppiato all’interno della Raffineria di Milazzo la notte del 27 settembre cerca ora risposte.

“Ancora ad oggi– afferma Marano- non se ne sa nulla. Si era appreso dalla stampa, il Primo di novembre, che il CTR (Comitato tecnico Regionale) lo stesso comitato che in tutti questi anni ha rilasciato tutti i NOF agli impianti del gestore RAM, comprese le ultime autorizzazioni al Terzo Impianto Idrogeno HMU3 e Impianti Zolfo, avrebbe disposto la verifica di tutti i serbatoi presenti all’interno dello stabilimento per avere un quadro completo della loro sicurezza. Il CTR doveva provvedere a verificare la corretta manutenzione ordinaria e ad effettuare un report aggiornato sulle loro condizioni”.

Marano, insieme al gruppo dei Verdi di Milazzo, ai fini della trasparenza, della tutela della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini della Valle del Mela, chiede ora allo stesso CTR e al Comune di Milazzo di conoscere lo stato dell’arte del procedimento e dell’istruttoria, lo stato dei bacini dei serbatoi, lo stato di tutte le tubazioni soprattutto negli impianti Fccc e Gas Concentration e se al proprio interno ci siano tracce di idrocarburi liberi e quindi sempre infiammabili, lo stato della manutenzione degli impianti e di tutte le linee antincendio, lo stato dell’arte del suolo e del sottosuolo in tutti i perimetri del Parco serbatoi proprietà del gestore RAM.

Marano chiede poi di sapere “quali siano le azioni correttive che precederanno il Previsto Riesame Integrale delle AIA, (Autorizzazioni integrate ambientali), finora rilasciate al gestore, Riesame che avverrà in concomitanza con l’imminente pubblicazione da parte della Commissione UE delle “Conclusioni sulle BAT”, Migliori tecnologie disponibili”.