Tirreno

Milazzo. Quelle “palline” sulla spiaggia che dicono tanto del nostro mare

Cosa sono quelle “palline di alghe” presenti sulla spiaggia di ponente, a Milazzo? Una domanda che nelle ultime ore ha fatto molto discutere, soprattutto sui social. A spiegare il fenomeno ci pensa Carmelo Isgrò, biologo e direttore del “MuMa Museo del Mare di Milazzo”.

Gli “egagropili”

«Si tratta degli “egagropili” –spiega Isgrò- sono degli agglomerati sferici, formati non da alghe ma da piante marine come la posidonia. Queste palline si formano nelle spiagge sabbiose e ghiaiose, dove le onde mettono insieme i resti di queste piante acquatiche».

Carmelo Isgrò, direttore del “MuMa Museo del Mare di Milazzo”

La posidonia e le sue caratteristiche

Importante, è anche la presenza della posidonia grazie alla quale nascono gli egagropili. Il biologo Carmelo Isgrò, infatti, sottolinea come un mare ricco di posidonia sia anche un mare in buona salute.

«La posidonia è una pianta acquatica molto importante per il nostro biosistema –aggiunge- anzitutto rappresenta un bio indicatore, una maggiore presenza della pianta è sinonimo di benessere per il mare. In secondo luogo è importante poiché libera moltissimo ossigeno ed effettua un’operazione di assorbimento dell’anidrite carbonica. Infine –conclude- funge da riparo per diversi pesci e concorre a contrastare l’erosione costiera».

Insomma, un fenomeno che ci racconta molto del mare di Milazzo. Non si tratta dunque di un fenomeno di cui preoccuparsi, bensì l’esatto contrario. Il mare di Milazzo rappresenta una delle peculiarità principali del territorio mamertino, presentandosi con un ecosistema particolarmente ricco e interessante.