Si tratta di 4 scheletri ritrovati in quello che doveva essere un cimitero vero e proprio, nella centralissima via Giorgio Rizzo.
Da mesi l’Enel sta sostituendo i cavi esterni per migliorare una rete elettrica rimasta indietro rispetto al resto del Paese. Durante questi lavori, circa 4 giorni fa, la scoperta di un operaio: “è una testa”. Subito avvisata la Soprintendenza di Messina.
La sorpresa, con stupore degli esperti, sta nello stato di conservazione delle tombe e dei reperti e soprattutto nel fatto che questo cimitero di 2500 anni si trovasse ad appena 40 centimetri dal livello dell’asfalto.
Come sia stato possibile non accorgersene? Ce lo rivela uno degli operai: “durante questi anni il terreno può essersi sollevato o appiattito, ecco perché si trova così in superficie.”
Sarebbero bastati qualche centimetro più in basso e il ritrovamento non sarebbe mai avvenuto secondo quanto ci viene raccontato.