Tirreno

Milazzo, un debito da 55 milioni di euro: verso un super-mutuo

Settecentoquarantatre istanze per un totale di oltre 29 milioni di euro. A queste somme bisognerà aggiungere ulteriori debiti per un totale approssimativo di 25 milioni di euro legati a contenziosi. E’ questo il quadro debitorio del comune di Milazzo. A comunicarlo nel corso di una seduta straordinaria del consiglio comunale è stata la segretaria generale di palazzo dell’Aquila Evelina Riva su dati forniti dall’Organismo straordinario di liquidazione (Osl) che gestisce la massa debitoria antecedente al 31 dicembre 2014.

Su 743 richieste per un valore economico di 29.431.000 la Commissione ha quantificato in 488 le istanze in fase istruttoria, mentre altre richiedono approfondimenti. Oltre a questo volume ci sono poi ulteriori debiti per 25.350.000 euro, come comunicato dall’ufficio contenzioso, ma si tratta di somme soggette a confronto con le istanze di ammissione al credito. Riguardo all’acquisizione delle entrate (massa attiva), l’Osl ha fatto un censimento dei depositi per espropri e ha formulato richiesta alla ragioneria generale dello Stato per la quantificazione, per cui si è in corso di verifica.

Quali sono i prossimi step in estrema analisi? Il Comune non ha solo una massa passiva – manca, su segnalazione di Pippo Midili anche un quantum sul biennio 2016 del dissesto – ma anche una massa attiva di crediti.

In ogni caso per poter pagare il Comune chiedere la strada della “semplificata” con un accesso al mutuo di Cassa Depositi e Prestiti in vent’anni, restituendo circa 1,5-2 milioni di euro l’anno. Cifre spaventose e sempre a bilanci approvati che potrebbero – forse – frenare le ambizioni dei numerosi candidati a Sindaco per il 2020, quando, secondo la segretaria comunale, si potranno iniziare a elargire i pagamenti per le istanze ritenute fin qui idonee.