Tirreno

Milazzo, un laboratorio per i beni comuni, l’idea di Foti

Le difficoltà di bilancio degli enti locali hanno ridotto la capacità dei Comuni di realizzare, mantenere e controllare i beni pubblici urbani a fruizione collettiva, i quali, da un lato, sono sempre più soggetti a rischi di degrado e distruzione al pari di altri beni aperti all’uso comune (tragedia dei beni comuni), dall’altro tendono ad essere sostituiti di fatto da beni privati.

Da sempre le strade, le piazze, i parchi e i giardini urbani costituiscono gli spazi che consentono a coloro che vivono nelle realtà  urbane di essere in comunicazione sia perché permettono la libera circolazione da una parte ad un’altra della città , sia perché rendono possibile la sosta per finalità  di svago e ricreazione, di incontro, riunione e comunicazione sociale, culturale, politica.

Due anni fa una mozione del consigliere Antonio Foti proponeva un regolamento per i beni comuni urbani di Milazzo, oggi viene riproposta al Sindaco – che sappiamo essere molto sensibile a queste tematiche – e in particolare l’idea di Foti è quella di istituire un laboratorio e un protocollo tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani. In tempi di crisi – politica sociale ed economica – fare rete può essere l’unico modo per salvare il decoro di una città.