L’acqua torna in tutta la città. Termini: “Amam capro espiatorio. Va riparata la condotta dell’Alcantara”

Da giovedì 24 dicembre l’acqua tornerà a servire con regolarità tutte le utenze. La riparazione effettuata martedì scorso, nel tratto di condotta lesionata a seguito del movimento franoso verificatosi a Forza d'Agrò, in località Fondaco Prete, ha retto bene e dalla condotta idrica continuano ad affluire verso i serbatoi cittadini gli approvvigionamenti necessari a rifornire la rete idrica della città di Messina.

Al di là della situazione emergenziale, l’episodio accaduto sabato scorso ai danni della condotta evidenzia l'estrema delicatezza della situazione strutturale legata all'approvvigionamento idrico di Messina.

A questo proposito, in una nota in cui si dà ampio dettaglio degli aspetti nodali e delle criticità connesse alla adduzione e alla distribuzione idrica, il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, ha chiesto a tutte le Autorità nazionali, regionali e locali, per le rispettive competenze in materia, di provvedere con urgenza per la messa in sicurezza di tutto il territorio su cui insiste la condotta idrica di Fiumefreddo, invocando anche il ripristino immediato della condotta dell'Alcantara, per ragioni di igiene, sicurezza e ordine pubblico degli abitanti della città di Messina, già gravemente penalizzati dall'emergenza idrica nei mesi scorsi, in assenza, al momento, di fonti alternative di approvvigionamento idrico, sufficienti a soddisfare l'intero fabbisogno cittadino.

‘‘E’ inconcepibile – afferma Termini – che l'evidente disagio subito per settimane dalla popolazione messinese, tra ottobre e novembre scorsi, non abbia scatenato la vera attenzione verso il problema principale di questa situazione insostenibile: l’esistenza dì un ‘Piano B’ che consenta di garantire l’approvvigionamento idrico della Città di Messina. Un piano che deve prevedere, nell’immediato, l'utilizzo della fonte dell'Alcantara, ad oggi, unica alternativa di pronto intervento nei casi in cui, come già accaduto a Calatabiano o Forza d’Agrò, per il dissesto idrogeologico della gran parte delle zone attraversate dalla condotta idrica, sia dell'Acquedotto Fiumefreddo che dell'Alcantara. Per questo – conclude il presidente Termini – non è pensabile che l’Amam possa essere additata quale capro espiatorio delle crisi né che debba essere costretta a fronteggiare da sola le criticità con interventi tampone. Occorre, viceversa, procedere operativamente, in modo condiviso istituzionalmente e con la medesima urgenza con cui si deve provvedere al governo delle emergenze, verso la ricerca e la realizzazione di soluzioni stabili a tutela delle persone che vivono in questa città e che hanno pieno diritto di non subire più i disagi patiti in questi ultimi mesi".

Chi non sta con le mani in mano è il Genio Civile, nell’ottica del potenziamento della dotazione idrica fornita alla città di Messina. In particolare è stata effettuata una revisione di tutte le sorgenti, pozzi e in generale di tutte le risorse idriche esistenti per accertarne l'effettiva portata. Si stanno effettuando una serie di sopralluoghi in areali esterni alla città, nell'ambito della città metropolitana e della dorsale dei Peloritani al fine di individuare, come già in corso di conferma, una serie di nuove importanti risorse idriche da aggiungere a quelle preesistenti. Si sta inoltre formulando una proposta rimodulativa della dotazione idrica già assegnata alla città capoluogo dal piano regolatore generale acquedotti. Allo scopo l'Ufficio proporrà al competente Assessorato regionale all'Energia ed alla pubblica utilità di Palermo una proposta di revisione del Piano.