Migranti, il Prefetto contro l’amministrazione comunale: “Assoluto disinteresse”

Torna a riaccendersi la polemica Prefettura-Comune sull’accoglienza e la sistemazione dei minori stranieri non accompagnati. E’ ancora una volta il Prefetto di Messina, Stefano Trotta, a bacchettare l’Amministrazione Comunale e ricordare che il 25 novembre scadrà la gestione del Centro Ahmed – Ex Ipab "Scandurra Conservatori Riuniti". Esattamente in quella data, infatti, terminerà l’ordinanza prefettizia cha aveva consentito al Comune di Messina, dal 31 ottobre dello scorso anno, di disporre dei posti letto del centro per ospitare i MISNA (Minori Stranieri Non Accompagnati), dato che non era stata trovata alcun’altra sistemazione.

Proprio allora cominciava quella querelle tra Sindaco e Prefetto destinata a durare mesi interi tra lettere ufficiali, comunicati stampa e sollecitazioni varie ed eventuali. Se da un lato il Palazzo del Ministero tuonava che la competenza dei MISNA era del Comune, dall'altro l'Amministrazione Comunale faceva scudo alle proprie responsabilità aggrappandosi alla famigerata Circolare Morcone. Una questione che, tra l'altro, aveva portato alla richiesta di dimissioni della parte dell'allora esperta del Sindaco Clelia Marano che aveva sottolineato come "nessuna circolare può abrogare la legge". (Vedi articolo)

Un altro aspetto che il Prefetto Trotta non ha dimenticato di sottolineare, nel suo formale “invito” rivolto al Sindaco, è poi quello della capienza. Poiché si trattava di ospitare minori, infatti, il Centro non avrebbe mai dovuto esser riempito oltre il 50% della sua capacità ricettiva, cosa che comunque non è mai stata mantenuta. A causa della continua ondata di sbarchi, il Centro Ahemd si è ritrovato in brevissimo tempo ad esser pieno quasi fino al collasso tanto che, qualche settimana fa, il Dipartimento Politiche Sociali aveva dovuto disporre urgentemente l’allestimento di una struttura, del tutto provvisoria, nella palestra Russello di Gravitelli.

E le parole del Prefetto non velano una certa “minaccia” quando si ribadisce che “il lunghissimo lasso di tempo di intollerabile e forse colpevole inerzia da parte dell’Amministrazione Comunale denota un atteggiamento di assoluto disinteresse rispetto alla doverosa osservanza di puntuali obblighi di legge che potrebbero anche configurare eventuali comportamenti omissivi la cui valutazione è stata rassegnata agli organi di polizia”. E la querelle continuerà… almeno fino al 25 novembre, data in cui il rapporto con la Prefettura cesserà ed il Centro non sarà più idoneo ad ospitare legittimamente i migranti, minorenni o maggiorenni che siano. Conti alla mano, al Comune restano adesso poco più di due mesi per trovare una soluzione che sia realizzabile, valida e non emegenziale. (Veronica Crocitti)