Coronavirus

“Mio papà, anziano, costretto a far pipì per strada. Due bar, due no per paura delle multe”

Gentile direttore, sono Antonella Briguglio e a proposito di emergenza Covid-19 vorrei raccontarle cosa mi è successo stamattina. Mi trovavo in via Tommaso Cannizzaro con mio padre Nino, 84 anni, che doveva fare un’operazione nella banca in cui ha il conto corrente. Premetto che papà veniva da Ali Terme, dove vive, per cui era fuori casa già da un bel po’.

L’urgenza per papà anziano

Per strada, mentre lo stavo accompagnando alla sua auto parcheggiata nei paraggi, mi dice che deve andare urgentemente in bagno (papà soffre di ipertrofia prostatica). Ci avviciniamo ad un bar, sempre sulla via T. Cannizzaro e io chiedo se possiamo usufruire del wc perché papà è anziano e non riesce più ad aspettare. Mi viene risposto che non è possibile, a causa delle recenti disposizioni anticovid che dispongono la chiusura dei bar. Così mio padre, che aveva iniziato ad entrare, viene invitato ad uscire fuori dal locale. Insisto spiegando che mio padre non si sente bene ma il gestore mi ribadisce che non si può, che rischia una multa e mi liquida dicendo: “signora, lei non ha capito, purtroppo siamo in guerra!”.

Due bar due no: rischiamo multe

Attraversiamo piano piano la strada, perché papà ha anche difficoltà a deambulare e chiedo ad un altro bar se può fare utilizzare il wc a mio padre che non si sente bene. Stessa risposta negativa e categorica. A questo punto non mi resta che accompagnare il mio anziano papà in un angolo tra via Tommaso Cannizzaro e via Centonze, fargli da scudo per quanto possibile col mio corpo e fargliela fare per strada. Pazzesco!

Abbiamo perso la ragione

Nel 2020 devi fare la pipì sul marciapiede perché non c’è alternativa. Con tutta la comprensione che possiamo avere per lo stato di emergenza e di pericolo per la salute di tutti non riesco a non provare una profonda tristezza e un grande senso di sgomento. Le regole sono queste, mi dice uno dei due gestori, ma è pur vero che le stesse regole non vanno applicate con i paraocchi. Al posto di mio padre poteva esserci una anziana signora, una donna incinta.. mi rifiuto di credere che si debba negare l’accesso al wc anche per i casi di così palese urgenza e necessità. Il criterio di ragionevolezza che è un principio universale, non può essere ignorato così.