Alla Camera la volta degli assessorati regionali. Garofalo: “Serve piano di sviluppo serio”

Martedi’ gli interventi di Accorinti, Cacciola, Romano e De Simone. Dopo le istanze provenienti da Messina, è stata la volta, ieri di quelle provenienti dalla Regione. Presenti l’assessore calabrese Luigi Fedele e, per l’assessorato siciliano, Fulvio Bellomo.

Si sono concluse, alla Commissione trasporti della Camera dei Deputati, le audizioni informali sollecitate dal deputato Vincenzo Garofalo, connesse alla risoluzione da lui presentata, con la quale ha chiesto al Governo nazionale un impegno concreto in termini di investimenti per garantire la mobilità nell'Area dello Stretto.

“Il più grande risultato raggiunto è che – ha evidenziato Garofalo – per la prima volta tutti i soggetti coinvolti, Comuni, Provincie e Regioni, hanno compreso l'importanza di andare oltre una ottica individuale e di lavorare insieme per creare davvero quell'area integrata dello Stretto che, ad oggi, è solo sulla carta. Un'area – ha proseguito Garofalo – che può rappresentare un volano per lo sviluppo di tutto il Meridione. E' improcrastinabile – ha continuato – intervenire con una politica seria e programmata di investimenti infrastrutturali su un territorio che è rimasto appeso per 50 anni alla prospettiva del Ponte e che, posta da parte almeno fino ad oggi la realizzazione dell'opera, ha il diritto di vedere risolto il problema legato all'essere territorio di transito e, come tale, costretto a subire il passaggio di 2 milioni e mezzo di vetture e di 850 mila veicoli pesanti l'anno. Occorre l'impegno di tutti e, in primo luogo delle Regioni interessate, in passato distratte dall'impegno su altre zone del proprio territorio per realizzare un piano di sviluppo serio anche attraverso quello studio di fattibilità, da me fortemente voluto, che consentirà di predisporre un progetto condiviso dai protagonisti dei territori che dunque con maggiore forza potrà essere portato a Roma”.

Nell’intervento di Garofalo, un riferimento all’aeroporto di Reggio Calabria: “solo sulla carta è l’aeroporto dello Stretto”; ed uno alla necessità di garantire la continuità territoriale anche attraverso il servizio di collegamento rapido Metromare che “non può essere gestito costantemente in regime di emergenza, ma attraverso investimenti programmati per tempo”, con l'appello alle Regioni di prestare attenzione alle città di “confine, stanche di essere considerate tali”.