Bisignano: “Necessario un coordinamento per progettare il futuro”

Ha presenziato al tavolo organizzato a palazzo dei Leoni senza intervenire. L’area metropolitana dello Stretto è un tema che sta a cuore a Michele Bisignano e che ha affrontato sia da assessore della provincia di Messina sia, adesso, da esperto della provincia di Reggio. Ha ascoltato con attenzione tutti gli interventi istituzionali, sponda siciliana e calabrese. Ora vuole dire la sua, sollecitando tutti a passare dalle parole ai fatti.

“Ho assistito in qualità di osservatore – afferma – perché era giusto parlassero altri. L’approccio è stato importante e mi fa piacere che si sia arrivati finalmente ad un confronto continuo. E’ una presa di coscienza utile, visto che negli anni passati ero tra i pochi a parlarne. Ora, però, bisogna passare alla fase operativa, valutando i percorsi istituzionali anche in considerazione dell’imminente istituzione della città metropolitana di Messina e della successiva creazione dell’area metropolitana dello Stretto”.

Quale, dunque, il primo passo da compiere? “Bisogna fare una cabina di regia che coinvolga le istituzioni e il territorio – risponde Bisignano -. Serve partire da quello che c’è già e poi sviluppare una progettualità collegata alla possibilità di accedere a finanziamenti. C’è però il rischio di agire in modo scollegato e che ognuno non sappia come stia operando l’altro. Ci vuole invece un progetto organico che riguardi trasporti, mobilità, turismo e quant’altro, per poi sedersi ad un tavolo comune”.

Prima di puntare ad un piano strategico, dunque, secondo Bisignano è necessario razionalizzare e coordinare l’esistente. “Teniamo presenti – riprende – gli appuntamenti immediati coi fondi comunitari, con quelli per le città metropolitane e con quelli della rete Ten-t per il sistema trasporti. Si deve poi fare un accordo di programma tra le Regioni e aiutarsi con un supporto tecnico-scientifico”.

L’obiettivo è dunque quello di creare una rete ampia. “Mi sto continuando a impegnare per l’integrazione tra le due realtà territoriali – conclude l’ex assessore provinciale -. E’ ciò che serve per presentare al meglio le istanze dell’intera area dello Stretto”.

(Marco Ipsale)