La denuncia dell'Orsa: "Di fronte all'apocalisse dei trasporti la politica sta a guardare"

La denuncia dell’Orsa: “Di fronte all’apocalisse dei trasporti la politica sta a guardare”

La denuncia dell’Orsa: “Di fronte all’apocalisse dei trasporti la politica sta a guardare”

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venerdì 30 Ottobre 2015 - 15:53

Mentre la Sicilia frana la politica sta a guardare. Dibattito dell'Orsa sulle tematiche della mobilità, dei trasporti e della vertenza Stretto. Ne è emerso un bollettino di guerra: "Non siamo più un'isola, ma un arcipelago". Presente anche la deputata regionale Valentina Zafarana.

Un’Apocalisse annunciata: Intercity come carri bestiame, linee ferroviarie interrotte, autostrade che franano, servizi marittimi al lumicino, aeroporto di Reggio Calabria a rischio chiusura, contratto di servizio “in alto mare”.

La sintesi dell’Orsa è agghiacciante, un bollettino di guerra tracciato al Sant’Elia nel corso di un incontro servito anche a mettere in campo le forze sindacali in vista delle prossime elezioni RSU, un convegno su quella che si chiama ufficialmente mobilità ma che in Sicilia si legge immobilità.

Dagli interventi del segretario regionale Orsa Mariano Massaro, del segretario Orsa trasporti Michele Barresi, del segretario regionale di Orsa Ferrovie Giuseppe Terranova, della deputata regionale del M5S Valentina Zafarana, è emerso il quadro di una Sicilia che frana letteralmente sotto il dissesto idrogeologico palesando anche la precarieta' della rete trasporti e infrastrutturale dell'isola mentre la politica sta a guardare.

“Il contratto di servizio stava per essere firmato ma Crocetta azzera tutti gli assessori lasciando senza giunta la Sicilia per andare in Tunisia- commenta Massaro- Noi siamo lieti che non sia più assessore uno come Giovanni Pizzo assolutamente impreparato ma adesso il contratto di servizio si è bloccato e con esso i progetti, come quelli che riguardano il futuro degli ex Ferrotel. Quel contratto non prevedeva migliorie e noi contestiamo una politica dei trasporti disastrosa. Da noi son venuti a dirci o accettate la rottura di carico o non vi diamo nulla. In Lombardia nessuno si permette di dire “accettate il Freccia rossa in cambio vi togliamo la Metropolitana”. Per questo noi ribadiamo: noi vogliamo tutto”.

Il contratto di servizio del trasporto regionale della Sicilia con Trenitalia, è bloccato dopo l’azzeramento della giunta, e con esso rischiano di andare persi 111 milioni di euro ed importanti investimenti per l'acquisto di nuovi treni. Sia l’Orsa che la Zafarana sottolineano come il contratto di servizio, resta avvolto da un alone di mistero e nasce senza che le parti sociali siano state consultate. Allo stato dell'arte resta in dubbio tutto il progetto che Trenitalia prevedeva per il trasporto pendolare al prossimo cambio orario del 13 dicembre ivi compresi i collegamenti veloci sulle direttrici Palermo – Catania – Messina ma anche l'avvio della metroferrovia nel capoluogo Peloritano. A stilare il bollettino di guerra è stato Michele Barresi che inizia ricordando come, per fare solo un esempio, Bluferries abbia abbandonato il porto storico lo scorso mese nel silenzio di tutti: “e come se non bastasse andiamo a guardare cosa accade per i mezzi veloci. Il collegamento Messina-Reggio Calabria è garantito da Ustica Lines grazie ad un bando da 28 milioni di euro che consente un traffico di 900 mila passeggeri l’anno. Ebbene, mentre lo Stato sovvenziona per quella cifra la tratta Messina-Reggio non c’è un euro per i mezzi veloci Bluferries Messina-Villa San Giovanni, nonostante 350 mila passeggeri l’anno. E se un giorno decidessero di tagliare quella tratta, così come hanno deciso di lasciare il porto storico con la nave, nessuno potrebbe dire niente”. Barresi ricorda anche come quel bando da 28 milioni non prevede neanche il collegamento con l’aeroporto dello Stretto “guarda caso si scordano il Tito Minniti ma poi arriva il privato buon samaritano, il gruppo Franza, che mette il pulmino per 12 passeggeri… E parliamo di ponte sullo Stretto? Se si dovesse fare finirebbe con il mettere in collegamento 2 deserti. Non sapremmo con che mezzo attraversarlo quel ponte….”

Già perché i trasporti in Sicilia sono sintetizzati da questi dati:

1) Chiusa la linea FS PalermoCatania per uno smottamento franoso vicino Caltanissetta

2) Utilizzabile a singhiozzo la linea Catania – Messina per le continue frane e la fragilita' idrogeologica tra le stazioni di Letoianni e Fiumefreddo

3) Chiusa dal 2011 la linea ferroviaria tra Caltagirone e Gela per il crollo di un ponte a Niscemi

4) Chiusa la Palermo – Trapani via Milo per una frana sulla sede fs risalente al 2013

5) Appena riaperta la linea Fs Palermo – Agrigento ma utilizzabile solo parzialmente dopo cedimenti strutturali e franosi .

“Ormai quando andiamo a lavorare ci facciamo il segno della croce sperando che vada tutto bene-prosegue Barresi- La Sicilia non è un’isola è un arcipelago”.

A spiegare le tappe di un contratto di servizio regionale rimasto un mistero proprio per le parti interessate è la deputata Valentina Zafarana: “Siamo arrivati al paradosso di apprendere dalla stampa, solo il 28 ottobre, che il 29 si sarebbe firmata l’intesa. E quando ho chiesto lumi ai dirigenti mi è stato detto che avrei potuto leggere la documentazione solo dopo la firma, quindi materialmente a cose fatte. Ma è questa la democrazia? E’ questa la politica? Il contratto di servizio per 12 anni prevede che Trenitalia stanzi per la Sicilia 3 milioni e 300 mila l’anno. Ebbene sempre Trenitalia, per la Toscana stanzia 30 milioni di euro l’anno…. Non solo, sempre quel contratto prevede ulteriori compensazioni solo in Sicilia, a carico degli utenti, con l’aumento dei biglietti del 10% dal gennaio 2017…Insomma, cornuti e bastonati….”

La vertenza dello Stretto è ancora il cuore del problema e soltanto la battaglia dei lavoratori e del sindacato di base, sta ritardando la dismissione definitiva.

“Nello Stretto si vivacchia navigando nell’incertezza, sono sempre meno le navi utilizzate per il trasporto ferroviario a lunga percorrenza, il progetto di appiedare in riva allo Stretto l’utenza è sempre vigente. Il Governo centrale ha tentato di propagandare per modernizzazione la dismissione del servizio ma il vero obiettivo è l’ennesimo taglio alle sovvenzioni per il trasporto ferroviario in meridione mentre al nord non si bada a spese per potenziare l’alta velocità costata 32 miliardi di euro”.

L’OR.S.A. denuncia da anni la progressiva riduzione della qualità del servizio dei treni ,il progressivo smantellamento dei convogli della Lunga Percorrenza; il declino del livello qualitativo,ma a poche settimane dalla scadenza della proroga del contratto di servizio nazionale si registra il silenzio assoluto da parte istituzionale. “E’ indispensabile- conclude il segretario regionale di Orsa Ferrovie Giuseppe Terranova– una reazione del territorio al fianco di movimenti e sindacalismo di base per mettere la parola fine all’abbandono del trasporto meridionale che ha visto l’ex assessore Pizzo condividere i piani di smantellamento proposti dal Governo centrale. I siciliani devono pretendere pari dignità, Treni veloci a lunga percorrenza su navi moderne; incremento del servizio universale, treni regionali efficienti, decorosi e puntuali su rete ferroviaria rinnovata; metropolitana del mare per i pendolari dello Stretto e collegamento diretto con il Tito Minniti … una cosa non deve escludere l’altra, NOI VOGLIAMO TUTTO!!!”

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Dai, Massaro, forza Zafarana, continuate a polemizzare sul Ponte che non c’è. Vedrete che, grazie anche al vostro contributo, la vita dei Messinesi continuerà a peggiorare. Complimenti! Ne riparliamo tra qualche anno e vediamo se vi entra in testa qualche sano dubbio.

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  2. Dai, Massaro, forza Zafarana, continuate a polemizzare sul Ponte che non c’è. Vedrete che, grazie anche al vostro contributo, la vita dei Messinesi continuerà a peggiorare. Complimenti! Ne riparliamo tra qualche anno e vediamo se vi entra in testa qualche sano dubbio.

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  3. Barresi sostiene che il Ponte metterebbe in collegamento 2 deserti. Meglio allora lasciarli separati come sono ora, così la situazione continuerà a peggiorare. Il Ponte non è stato fatto e dei problemi della città non ne è stato risolto neanche uno, anzi ne sono nati molti di nuovi e drammatici. Ciononostante c’è chi continua, ottusamente, a non capire che l’attraversamento stabile porterebbe alla città tanti di quei soldi come non ne ha mai visti in tutta la sua esistenza. Somme che renderebbero facilmente risolvibili mille problemi che, altrimenti, resteranno insolubili per decenni. A cominciare dall’eterno e vergognoso inquinamento della zona nord, così caro agli ambientalisti nostrani al punto che non ne parlano mai. Quousque tandem ..

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  4. Barresi sostiene che il Ponte metterebbe in collegamento 2 deserti. Meglio allora lasciarli separati come sono ora, così la situazione continuerà a peggiorare. Il Ponte non è stato fatto e dei problemi della città non ne è stato risolto neanche uno, anzi ne sono nati molti di nuovi e drammatici. Ciononostante c’è chi continua, ottusamente, a non capire che l’attraversamento stabile porterebbe alla città tanti di quei soldi come non ne ha mai visti in tutta la sua esistenza. Somme che renderebbero facilmente risolvibili mille problemi che, altrimenti, resteranno insolubili per decenni. A cominciare dall’eterno e vergognoso inquinamento della zona nord, così caro agli ambientalisti nostrani al punto che non ne parlano mai. Quousque tandem ..

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  5. Orsa, Orsa, Orsa da di politici parla. Politica chi???? Solo poltrone e ……

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  7. È un dato di fatto inoppugnabile che la”decennale”PROTESTA dei sindacati,produce soltanto sterile inutile e frustrante PROTESTA,”ricambiata” con servizi sempre più scadenti. Si vuole continuare a PROTESTARE anche in punto di morte, esalando l’ultimo respiro?Politici e sindacalisti siciliani mancano di passione civile e di visione strategica e si accontentano di galleggiare.Non avere l’intelligenza di comprendere che il momento in cui inizi a cedere con superficiale docilità e servilismo ai”diktat”dei forti poteri Nordocentrici, perdi ogni dignità politica e civile. “Il lavaggio del cervello” sul Ponte ha inquinato le menti dei messinesi che han finito per eleggere una maglietta No Ponte,favorendo gli interessi di chi gode dello”status quo”.

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  8. È un dato di fatto inoppugnabile che la”decennale”PROTESTA dei sindacati,produce soltanto sterile inutile e frustrante PROTESTA,”ricambiata” con servizi sempre più scadenti. Si vuole continuare a PROTESTARE anche in punto di morte, esalando l’ultimo respiro?Politici e sindacalisti siciliani mancano di passione civile e di visione strategica e si accontentano di galleggiare.Non avere l’intelligenza di comprendere che il momento in cui inizi a cedere con superficiale docilità e servilismo ai”diktat”dei forti poteri Nordocentrici, perdi ogni dignità politica e civile. “Il lavaggio del cervello” sul Ponte ha inquinato le menti dei messinesi che han finito per eleggere una maglietta No Ponte,favorendo gli interessi di chi gode dello”status quo”.

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