Il gruppo Fuori i tir dalla città: “Caronte e Tourist non garantisce le corse previste a Tremestieri”

“L'accordo per smaltire i flussi dei tir predisposto a fine luglio dopo l'intervento della Prefettura di Messina per il periodo di controesodo è stato interamente disatteso dagli armatori privati, numeri alla mano, mentre la città è rimasta vittima dell'invasione di mezzi senza che nessuno intervenisse”. Lo dice il Gruppo “9 aprile – Fuori i tir dalla città”, composto da Michele Barresi, Saro Visicaro, Renato Coletta e Mario Buzzai.

“Mai effettuate nel mese di agosto le 41 corse a Tremestieri così come richiesto nell'accordo agli armatori ma nessuno vigila sul rispetto delle regole – denuncia il gruppo – e così la città è rimasta per tutto il mese di agosto fino al 5 settembre letteralmente schiacciata dall'invasione dei tir mescolati alle migliaia di vetture incolonnate sul Boccetta per il controesodo verso i traghetti privati. I numeri parlano chiaro e sono ufficiali ed i report delle corse effettuate sono in possesso della Capitaneria di Porto come dell'Amministrazione comunale, eppure tutti tacciono sebbene risulti chiaro come per l'ennesima volta fatta la legge si sia trovato l'inganno”.

Lo scorso 28 luglio, su intervento della Prefettura di Messina, come richiesto dai comuni di Villa San Giovanni e Messina, si rinnovava con l'assenso degli armatori l'accordo relativo ai mezzi pesanti per il controesodo estivo come già sperimentato nell'anno precedente. “Un provvedimento che, se rispettato – secondo il Gruppo Nove Aprile -, poteva anche essere utile nelle intenzioni per far fronte al periodo di forte afflusso dei mezzi leggeri durante il controesodo estivo. Lo stesso accordo però prevedeva dal 1 agosto al 5 settembre l'effettuazione all'approdo di Tremestieri dal lunedì al venerdì di sole 41 corse marittime, in misura ridotta rispetto al resto dell'anno durante il quale dovrebbero essere 70, al fine di garantire più navi per agevolare i flussi del gommato leggero diretti alla rada San Francesco e al porto storico. Secondo l'accordo, già sperimentato nell'agosto 2015, le corse giornalmente a Tremestieri erano così suddivise per quote tra gli armatori: 12 corse Meridiano, 9 Bluferries e 20 Caronte & Tourist. Dai report risulta invece – dichiara il Gruppo Nove Aprile – che per tutto il mese di agosto mai sono state effettuate le 41 corse giornaliere. Il totale delle corse effettuate nell'approdo a sud si attesta a 830 (compresi sabati e festivi) con una media mensile di 27 corse giornaliere che salgono a 32 escludendo i fine settimana come previsto nell'accordo. Mai si sono raggiunte le 41 corse previste. Ad agosto, a Tremestieri, Meridiano effettua 295 corse rispettando nelle medie quasi integralmente l'accordo, Bluferries effettua un totale di 206 corse, attestandosi al 90% di quelle previste e rispetta la quota delle 9 corse per 16 giorni sui 21 previsti; il gruppo Caronte & Tourist effettua un totale di 329 corse senza mai rispettare la quota delle 20 giornaliere previste”.

Secondo Barresi, Visicaro, Coletta e Buzzai, “risulta chiaro dai report ufficiali come manchino all'appello ben 133 corse di Caronte & Tourist nel solo mese di agosto dove a fronte di un programma richiesto da enti e istituzioni il vettore privato lo ha disatteso effettuandone ben il 32% in meno, 287 corse anziché 420 previste nei giorni feriali di agosto che si sono tradotte inevitabilmente nell'invasione cittadina di tir che abbiamo riscontrato mescolarsi alle code dell'esodo estivo rendendo la città pericolosa e invivibile. Eppure i dati erano e sono accessibili a tutti – continuano i responsabili del Gruppo Nove Aprile – ma sembra che nessuno vigili o chieda ragione del mancato rispetto delle regole. La città in diversi giorni è stata messa in ginocchio in assenza di un piano comunale che regolasse il flusso viario del controesodo, con i il corpo dei vigili urbani impotente e insufficiente nei numeri e con un volume impressionante di mezzi pesanti che si riversavano nelle vie del centro e sui viali Boccetta ed Europa, dovuti a quella quota mancante di corse a Tremestieri che nessuno controllava. Chiediamo alla luce delle criticità riscontrate l'intervento della nuova prefetto di Messina – conclude il comitato – affinché si faccia almeno in questa occasione chiarezza sui motivi del mancato rispetto di un accordo richiesto anche dall'istituzione prefettizia, sulle responsabilità in merito degli attori in causa, affinché si possa predisporre anche nel quotidiano e per il futuro un sistema di regole, sanzioni e controlli perché, come dimostra l'esperienza di oltre un anno, anche l'ordinanza sindacale numero 488 sull'attraversamento del gommato pesante in città attualmente non è sufficiente a risolvere il problema e così fatta, senza adeguati correttivi, diventa inutile e persino controproducente alla città, alle imprese e ai lavoratori”.