Il piano di riorganizzazione della mobilità taglia il traguardo. Domani la presentazione “alla città”

Mancano ormai poche ore, (conferenza stampa domani alle 10 presso l’aula Falcone Borsellino di Palazzo Zanca) la presentazione del piano di riorganizzazione dei servizi di mobilità urbana. Un appuntamento importante, anzi fondamentale, sotto un duplice punto di vista: cittadino e politico. Sul primo fronte, i messinesi potranno finalmente essere messi a conoscenza sulle strategie della “rivoluzione” del trasporto pubblico locale, imploso sotto il peso delle irresponsabilità gestionali. In merito, invece, al secondo elemento, l’incontro indetto dal sindaco Buzzanca, che sarà affiancato dall’assessore alla mobilità Melino Capone, potrebbe rappresentare uno degli ultimi “colpi di mano” di questi quasi quattro anni di mandato amministrativo. Il provvedimento, approvato la scorsa settimana dalla giunta, contiene le linee guida di quello che, in futuro, potrebbe diventare la mobilità cittadina.

La redazione del piano industriale che, come scritto in precedenza (vedi correlato), è stato curato dalla società Innovabic, prevede i fondamentali passaggi riguardo la trasformazione dell’Atm in Spa. Ovvero la creazione di una New Co in cui la gestione dei servizi sia del tutto diversa dal passato. Il crono programma previsto nella delibera di messa in liquidazione e nuova costituzione societaria, approvata dall’aula lo scorso 14 febbraio, non è stato rispettato. Al di là delle scadenze, gli altri punti cardine (oltre creazione società per azioni), riguardano la predisposizione della pianificazione economica attraverso cui rendere operativa ed efficace la trasformazione amministrativa e la predisposizione del relativo Statuto. Il piano che verrà presentato alla stampa (ma di cui non sono ancora state messe a conoscenza le organizzazioni sindacali), dovrà poi passare al vaglio del consiglio comunale. Basta poco per immaginare che, così come avvenuto anche nel caso della votazione del primo documento deliberativo, le trattative e le discussioni saranno lunghe e complesse. Anche perché, prevedibilmente, risentiranno del periodo che può già essere definito di piena campagna elettorale. Ma per saperne di più sarà necessario pazientare ancora poco.