A Palazzo Zanca è calato il silenzio e gli ex Feluca scrivono direttamente a…Babbo Natale

A Palazzo Zanca ormai non risponde nessuno e non sapendo più a chi rivolgersi hanno deciso di cambiare totalmente strategia. Tre lavoratori ex Feluca, lasciati sul filo del rasoio in attesa di quella mobilità tra le partecipate che sembrava dovesse chiudersi in paio di giorni e di cui invece non si parla più, non hanno più avuto alcuna risposta su quale sarà il loro futuro. Così hanno scelto di cambiare il destinatario delle loro richieste, sperando che anche lui non resti sordo all’appello. La lettera è stata spedita a Joulupukin Pääposti, all’indirizzo Tähtikuja 1, Rovaniemi 96930 NAPAPIIRI, meglio conosciuto come Babbo Natale. E’ questa l’ultima spiaggia, e provocazione, per gli ex Feluca che hanno inviato anche a Sindaco, vicesindaco, presidenti, direttori e commissari delle partecipate comunali la letterina che hanno scritto a Babbo Natale.

“Tra meno di un mese sarà Natale e, dopo gli ultimi 3 passati in cassa integrazione, vorremmo finalmente trascorre le festività serenamente. La preghiamo di farci trovare sotto l'albero il nostro lavoro. La nostra istanza è motivata dalla impossibilità di ottenere quanto, pur essendo nei nostri diritti, ci è negato e/o rimandato ripetutamente. Infatti, ci siamo più volte rivolti, infruttuosamente, al nostro datore di lavoro, agli assessori e dirigenti del Comune di Messina, al Sindaco, al Prefetto, al Presidente dell'A.R.S. Sicilia, al Presidente della Regione Sicilia, all'Ispettorato Dipartimento Funzione Pubblica, al Ministro della Funzione Pubblica. Ammettiamo di avere tralasciato il Presidente della Repubblica, ma solo perché si dice che presto dovrebbe dimettersi per motivi di salute connessi all’età. La preghiamo di volerci rispondere con l'urgenza del caso e comunque entro giorni 5 (cinque) in modo da consentirci un eventuale ricorso alla Befana.
Buone Feste”.

Questa la lettera che Margherita Staiti, Vincenzo Astini e Giuseppe Manganaro hanno scritto per provare ad avere qualche risposta su quel lavoro che sembrava dietro l’angolo e che invece non si sa più dove sia finito. L’amministrazione Accorinti aveva deciso di sistemarli nelle sue partecipate insieme ai 53 lavoratori dell’Ato3 in liquidazione e ai 12 ex Agrinova, assicurando il passaggio in Atm, Amam e Messinambiente in base a competenze ed esigenze. Secondo il provvedimento che la giunta aveva approvato nei primi giorni di ottobre tutta la procedura si sarebbe dovuta concludere entro il 28 novembre con il trasferimento di tutti i lavoratori coinvolti. Nel frattempo però è arrivato dicembre e nulla è accaduto. E’ vero che l’amministrazione Accorinti è stata alle prese con emergenze importanti, soprattutto sul fronte finanziario, è anche vero però che erano state date precise indicazioni su un percorso che invece non è mai iniziato e che aveva dato grandi speranze a tanti lavoratori.

Le perplessità su tutta l’operazione di mobilità continuano a tenere in stallo l’iter, vanno avanti le riunioni tra le varie partecipate e l’amministrazione comunale per definire come e dove collocare tutti i lavoratori in base a esigenze, contratti, livelli, professionalità. Ma i dubbi che erano emersi durante il primo incontro allargato tra tutti i vertici di Atm, Messinambiente, Amam, Ato, Feluca e Amministrazione non sono ancora stati allontanati, le aziende probabilmente non erano neanche pronte, ci sono ancora molti ostacoli da superare e nessuno ha più dato risposte.

Da qui la provocazione degli ex Feluca che si sono rivolti direttamente a Babbo Natale, sperando sia più clemente degli amministratori di Palazzo Zanca. E se proprio dovesse andar male con lui c’è sempre la Befana.

Francesca Stornante