“Emergenza Messina” sabato i sindacati scendono in piazza

Nei giorni scorsi lo hanno ribadito più volte: per salvare Messina bisogna fare squadra. In un momento così delicato per una città ad un passo dal baratro, Cgil, Cisl e Uil fanno fronte comune e si preparano tutti insieme alla mobilitazione indetta per il prossimo sabato 10 novembre. “Affrontare l’emergenza. Uscire dalla crisi” lo slogan della manifestazione che porterà in piazza sindacati, lavoratori e semplici cittadini. L’obiettivo è mettere in campo qualsiasi tipo di strumento per far fronte allo stato di grave emergenza in cui versa Messina ma anche tutta la sua provincia. Per i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano,Tonino Genovese e Costantino Amato serve prima di tutto un piano industriale per rilanciare Messina ed evitare il dissesto finanziario e in generale il fallimento di tutto il tessuto socio-economico.”C’è bisogno di una reazione forte e compatta della città che sta attraversando un momento difficilissimo, con migliaia i lavoratori che da mesi attendono lo stipendio, che hanno perso il posto di lavoro o che dipendono da aziende che non riescono a recuperare i crediti con la Pubblica Amministrazione e che chiudono” hanno ribadito oggi i segretari confederali.

Elaborata anche una piattaforma da cui partire per affrontare l’emergenza e uscire dalla crisi. Al primo posto si chiederà verità e trasparenza sui conti del Comune: eliminazione di sprechi e sperperi, riduzione del costo della politica, lotta all’evasione, imposte e tributi locali con tariffe eque, rigore e giustizia sociale. I sindacati dicono basta alla stagione delle bugie, delle false promesse e dell’assistenzialismo clientelare. Si dovrà poi procedere alla riorganizzazione della macchina comunale e del sistema delle partecipate con la creazione dei presupposti per la loro sostenibilità economica al fine di assicurare i servizi pubblici essenziali e di welfare, per tutelare l’occupazione. Dal trasporto pubblico, ai rifiuti, passando per asili, assistenza anziani e disabili, manutenzione e uffici pubblici, tutto dovrà essere riscritto. Capitolo tutela del territorio: è necessario programmare e realizzare interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e sismico, di risanamento e di riqualificazione urbana che siano anche occasione di lavoro, dicono i confederali. Tra le linee guida anche l’ammodernamento delle infrastrutture e dei trasporti, il rilancio dell’economia turistica, una maggiore attenzione ai finanziamenti europei e a tutti quegli strumenti che incentivano e supportano l’occupazione. Cgil, Cisl e Uil cercheranno di seguire insieme questa strada anche se al momento sembra non esserci nessuna luce in fondo al tunnel.

Per il segretario della Cisl Tonino Genovese “Messina è un malato terminale”, per Lillo Oceano della Cgil “gravissime le responsabilità di chi ha permesso di arrivare a questo punto”. Costantino Amato della Uil ha invece sottolineato la delicatezza di questo momento che però ha trovato unite le forze sindacali.

Intanto sabato si scende in piazza. La manifestazione partirà da piazza Cairoli dove il concentramento è previsto per le ore 9.00. Il corteo seguirà la via Tommaso Cannizzaro, la via Cavour, la via Consolato del Mare e si fermerà davanti a palazzo Zanca dove i tre segretari generali terranno il comizio conclusivo. (Francesca Stornante)