Cgil, Cisl e Uil: “Giunta Accorinti incapace di amministrare. E’ al capolinea, vada a casa”

La bocciatura è netta, senza sbavature, senza ipocrisie. “La giunta Accorinti si è rivelata inadeguata, incapace di amministrare, ma soprattutto di progettare il futuro”. A 32 mesi dall’inizio del mandato con un documento durissimo e l’annuncio di una mobilitazione unitaria Cgil, Cisl e Uil stroncano l’amministrazione che doveva essere “degli ultimi” e che invece ha fatto precipitare la città negli ultimi gradini. I tre segretari generali Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania hanno fatto un’analisi lucida,spietata, di una realtà fatta di disservizi, di bilanci non approvati, di disagi, di incertezze, di stipendi non pagati e che è frutto di una “mancata programmazione” che ha caratterizzato tutti i settori. Infine, quel che è peggio è che le conseguenze di quel che accade oggi le pagheranno “quellicheverrannodopo” e che troveranno sotto il profilo economico e dei bilanci una situazione drammatica.

“Le condizioni attuali sono intollerabili- spiega Lillo Oceano, Cgil- e non possiamo limitarci a dire che si è ereditata una situazione disastrosa. Le conseguenze della totale assenza di programmazione, visione strategica per il futuro e di una pessima gestione sono soprattutto l’interruzione dei pubblici servizi fondamentali. Manca un’idea di sviluppo, su qualsiasi tematica, dalla zona falcata al piano per il sud. La programmazione urbanistica per fare un esempio è un enorme punto interrogativo, .L’amministrazione ha fallito. La competenza, l’esperienza si possono acquisire, ma se manchi di visione è impossibile costruire un futuro”.

Non si è pensato al lavoro che verrà ed a mantenere quello che c’è già, ad evitare che si perda quel lavoro che c’è sempre stato. Cgil, Cisl e Uil sono pronti a scendere in piazza per una mobilitazione su tutte le vertenze, una sorta di “vertenza Messina” che coinvolge tutti i settori: “le rivoluzioni prospettate- si legge nel documento- si sono infrante dietro una chiusura a riccio all’interno del cerchio magico dell’amministrazione, senza disponibilità al dialogo ed alla partecipazione”.

Le organizzazioni sindacali sottolineano come se all’inizio si è dato tempo e modo alla giunta di dimostrare le capacità di dare risposte, ma ormai, al terzo anno di amministrazione la bocciatura è senza appello.

“Doveva essere l’amministrazione della discontinuità – ha dichiarato Tonino Genovese, Cisl- e ha invece seguito la strada della continuità. Ha tentato disperatamente di sanare i buchi ma si è incartata in un Piano di riequilibrio che va avanti e indietro da Messina a Roma e mette a serio rischio la capacità presente e futura di garantire i servizi essenziali. I tagli previsti dal Piano li pagheranno quelli che ci saranno dopo, dalla gestione dei rifiuti, ai servizi sociali, al trasporto pubblico”.

Solo per fare un esempio il Piano di riequilibrio prevede che i 23 milioni di euro prodotti dall’Amam (ammesso che li faccia davvero) vengano destinati appunto al Pluriennale, ma come saranno pagate manutenzioni, personale?

Tonino Genovese ha poi raffrontato i bilanci i di quellicheceranoprima e quelli della giunta Accorinti ed è emerso che in passato il previsionale veniva approvato nell’anno in corso mentre la giunta Accorinti ancora non ha predisposto il previsionale del 2015…… con conseguenze sotto gli occhi di tutti.

“Il previsionale del 2010-ha detto Genovese- è stato approvato nell’aagosto 2010, il previsionale 2011 nell’ottobre 2011, il previsionale del 2012, quando arrivò il commissario Croce, è stato approvato nel dicembre 2012”. Siamo a febbraio e il bilancio di previsione dello scorso anno è ancora in alto mare….

Cgil, Cisl e Uil hanno poi affondato il colpo sull’annuncio epocale, datato gennaio 2014 della riorganizzazione della macchina amministrativa. Due anni dopo i risultati disastrosi sono sotto gli occhi di tutti e peraltro l’amministrazione è dovuta ricorrere a bandi “su misura” finiti nel ciclone delle polemiche, ad affidamenti a dirigenti esterni per settori nei quali non c’era emergenza ed infine ai badanti.

In questo quadro la Multiservizi è uno dei tanti proclami, e i servizi sociali sono nel caos. L’edilizia è ferma e se da un lato si blocca la costruzione nelle colline dall’altro lato non c’è la programmazione per la riqualificazione né adeguati interventi sui torrenti. Ci si ferma solo al no senza pensare a costruire il futuro.

“Il peggioramento riguarda i servizi e persino i dati relativi alla povertà- conclude Carmelo Catania, Uil- I buoni propositi sono rimasti senza alcun riscontro. O si cambia registro e si ascolta anche quel che hanno da dire i sindacati, oppure lascino spazio ad altri. Noi non facciamo valutazioni politiche, ma oltre all’inadeguatezza si riscontrano anche i danni”.

La mancata programmazione sta andando di pari passo con la mancanza di ascolto e di dialogo, con la sbandierata partecipazione “Accorinti e la giunta ballano da soli” concludono i 3 segretari generali facendo un appello a tutti gli inquilini del Palazzo, compreso quel consiglio comunale che tra gettonopoli e casaccopoli è stato delegittimato ma che comunque nel corso di 2 anni e mezzo ha mantenuto una posizione di attendismo, di interesse a mantenere lo status quo.

A questo punto, è il giudizio unanime di Oceano, Genovese e Catania: “Meglio un commissariamento”. Quanto a chi verrà dopo, al di là dell’attuale immobilismo dei partiti “chiunque verrà si deve aprire alla città, alla proposta e non innamorarsi né delle proprie idee né come spesso accade dei propri interessi”.

Per Cgil, Cisl e Uil quest’amministrazione è giunta al capolinea. L’appello è a quanti, dentro e fuori il Palazzo, possano fare le dovute considerazioni.

Rosaria Brancato