Nuovo sbarco in città, arrivati più di 200 migranti dall’Africa subsahariana

Sono 230 i migranti, tra uomini e donne, giunti questo pomeriggio intorno alle 14.30 al Molo Colapesce del Porto di Messina. Lunghissime le operazioni di sbarco considerando che per diverse ore la nave mercantile, che trasportava idrocarburi, è rimasta in mezzo al mare poiché impossibilitata ad attraccare. Per portare i migranti è stato difatti necessario l'utilizzo di un rimorchiatore. Qualche intoppo anche nella gestione dello sbarco considerando che il responsabile della sicurezza della Questura, nonostante i giornalisti avessero le regolari autorizzazioni, ha arbitrariamente deciso di negar loro l'accesso al molo. Tutte le procedure di screening sanitario, coordinate dal personale Asp, sono state eseguite direttamente sulla nave.

L'ufficialità dell'arrivo era giunta questa mattina. Si tratta di somali, libici, eritrei e, in generale, di profughi provenienti dall'Africa Subsahariana. Tra di loro, anche 34 donne somale, di cui 8 donne incinta prontamente soccorse e trasportate nei vari ospedali cittadini. Quando la nave mercantile li ha tratti in salvo a largo delle coste sicule, erano in tutto 430. Duecento di loro sono scesi nel porto di Augusta e poi smistati nelle varie strutture, mentre per gli altri 230 è stato disposto il trasferimento via mare direttamente nel Porto di Messina. Come ormai avviene per tutti gli sbarchi, a coordinare le procedure d'accoglienza è stata la Prefettura di Messina.

Il personale sanitario (U.S.M.A.F., C.R.I., ASP Messina) ha attivato le varie procedure di screening sanitario direttamente a bordo e poi, soltanto in tarda serata, per i migranti è stato disposto il trasferimento nella tendopoli del Palanebiolo (ormai rimasta vuota dopo che i minori sono stati spostati all'ex Caserma di Bisconte), all'Annunziata, per le identificazioni. (Ve.Cro.)

Ultimo aggiornamento ore 21.00