Cartour: nessun disagio oggi per i mezzi sbarcati dalla nave diurna

Il primo giorno della Cartour versione estivo è trascorso senza particolari disagi. Sia ieri, con la corsa delle 15 diretta a Salerno, che oggi, con l’arrivo alle 11 del mattino della nave proveniente dalla Campania, non si sono registrate file o problemi alla circolazione. Il numero dei mezzi pesanti sbarcati dalla nave questa mattina non ha superato i 15, e la società ha fatto anche in modo che le operazioni avvenissero in modo scaglionato nel tempo. I tir non sono scesi uno di seguito all’altro, ma a distanza temporale scadenzata, in modo da limitare i disagi alla circolazione.

Questo tipo di operazione rientra tra le proposte tampone che la società ha fatto all’amministrazione per “mantenere” in esercizio la seconda nave, quella diurna con carico misto, cioè vetture e mezzi pesanti.

Al momento non è possibile prevedere quali saranno i flussi dei prossimi giorni anche se, è bene sottolinearlo, il nodo cruciale della contesa non è “il numero” effettivo dei mezzi pesanti che materialmente si riversano in pieno centro ed in pieno giorno in seguito agli orari estivi, ma “il principio”, quello ribadito da Accorinti e cioè che “i diritti dei cittadini non sono negoziabili”, né è possibile avviare un confronto quando sull’altro piatto delle bilancia viene messo l’argomento occupazionale e cioè il rischio che vengano licenziati 100 lavoratori e più, come conseguenza dell’ordinanza anti-tir sul Cavalcavia.

La giunta quindi tirerà dritto sul provvedimento che a questo punto diventa una sorta di “cavallo di Troia” per un’intesa definitiva sulla vicenda tir, in attesa di un completamento dell’approdo di Tremestieri che comincia ad essere più simile al Ponte dello Stretto che a un fatto reale.

Probabilmente il muro contro muro che si sta registrando su quello che i Franza ritengono un “problema di poca cosa” e facilmente superabile, è dovuto al fatto che l’accordo di ottobre nato per la prima ordinanza anti-tir è stato vanificato anche attraverso una gestione delle deroghe di manica larga. Anzi, larghissima, soprattutto dopo che è finita in mano alle società stesse.

La giunta quindi ha deciso di cambiare atteggiamento, proprio alla luce del fatto che il gommato diretto alla Rada San Francesco è diventato, con il passare dei mesi, sempre più numeroso e questo indipendentemente dalle corse diurne, notturne, di mezza stagione, d’inverno o d’estate. Sul piatto della bilancia quindi non c’è solo il molo Norimberga, (anche se su questo punto si manterrà una posizione ferma) ma l’intera gestione del traffico dei mezzi pesanti, sulla quale questa amministrazione si gioca tutto, soprattutto la credibilità nei confronti dei messinesi.

Sul piatto della bilancia c’è anche il fatto che lo “stupore” con il quale la società ha accolto il no della giunta Accorinti rispetto alle posizioni delle precedenti amministrazioni degli ultimi 50 anni, lascia di stucco per il “candore” con il quale è stato espresso. In fondo Accorinti negli ultimi 30 anni è sempre stato in prima fila a protestare. La differenza con le precedenti amministrazioni non può stupire. Il fatto che per 50 anni tutti abbiano “camminato con le stesse scarpe” non significa che fosse corretto e comodo.

Mentre sbarcavano i mezzi pesanti oggi si è tenuto il sit-in del movimento anti-tir per ribadire il no netto ad ogni corsa diurna della Cartour che non porti solo vetture.

Ed è solo l’inizio di una protesta che continuerà

Rosaria Brancato