Il consiglio comunale monfortese perde nuovamente il Presidente

Sembra non conoscere fine la crisi dell’amministrazione Cannistrà, alla guida del paese da quasi due anni.

Il sindaco non ha da tempo una maggioranza in consiglio, con il distacco prima del gruppo “La linea continua” ,composto dai consiglieri Visalli, Casella e Nastasi, e dopo dei consiglieri Pd, Maimone e Pinizzotto, seguiti da Merlino.

La crisi della maggioranza aveva portato alle dimissioni del Presidente del consiglio Vianni, sostituito poi da Mimmo di Toro, consigliere di opposizione, eletto lo scorso febbraio. Di Toro, al momento dell’elezione, si era augurato di riuscire a ricompattare il consiglio e lavorare per il paese, avvisando tutti del suo impegno a tempo: in assenza di condizioni ideali, l’unica strada resta quella delle dimissioni.

E così è stato: questa mattina Di Toro ha presentato le sue dimissioni.

Il percorso incentrato su una assoluta condivisione di intenti pur nella diversità di vedute non sembra essersi realizzato: “auspicavo– afferma Di Toro- che la mia esperienza e disponibilità fossero elementi sufficienti per tentare di coaugulare le diversità all’interno del consiglio comunale e tra i rapporti tra Consiglio ed esecutivo, e trovare la disponibilità a compiere uno sforzo comune che andasse al di là degli interessi politici particolari per guardare esclusivamente al bene dell’intera comunità. Ma le mie sono state solo ed esclusivamente speranze vane”.

La candidatura di servizio verso l’istituzione e verso i cittadini è andata quindi ad infrangersi nelle poliedriche sfaccettature di questa amministrazione.

Mi preme rammentare- afferma Di Toro- che ciascuno di noi siede in questi banchi perché eletto dalla cittadinanza di Monforte per rappresentare l’intera comunità e dovremmo avere, o quantomeno percepire, il sommo dovere di attendere con impegno, abnegazione e tolleranza a questo onorevole compito”.

Il primo cittadino Cannistrà, che al momento si trova con una giunta composta solo da due assessori, perde così per la seconda volta una figura istituzionale di rilievo.