Politica

Montemare, Zuccarello: “No al nuovo Comune, sì allo sviluppo delle periferie”

“Per noi non esistono cittadini di serie A o cittadini di serie B, lo sviluppo delle periferie da
nord a sud sono alla base del nostro programma”
. Daniele Zuccarello, fondatore di Futuro Trasparenza e Libertà a sostegno di Salvatore Totaro candidato a sindaco, su montemare è chiaro.

La politica ha fallito, i villaggi non si sentono messinesi

“Se oggi esiste un referendum per la scissione di una parte del territorio comunale come quello “monte mare” è perché la politica degli ultimi 50 anni ha fallito. I cittadini dei villaggi si sentono abbandonati e mai valorizzati come se non appartenessero alla città di Messina”, dice Zuccarello a nome del movimento. A FTL lo strumento referendario non sembra la risposta adeguata alle richieste delle periferie, richieste che sono comunque legittime.

Il decentramento rimasto solo sulla carta

Il problema che sta alla base della richiesta di “scissione”, secondo l’esponente politico, viene da lontano. “Il decentramento con maggiore autonomia dei quartieri non è mai iniziato ma sempre rimasto sulla carta. Anche la riduzione delle circoscrizioni ha portato i villaggi a rimanere senza alcun presidio istituzionale.”

Il referendum non piace a FTL

Offrire risposte concrete a chi non abita in centro città è però secondo Zuccarello doveroso. Ed è un punto fondante dei programmi di FTL, che punta a incontrare i cittadini residenti nelle zone periferiche. Il partito ha già effettuato diversi incontri nella zona nord del territorio comunale, e la prossima settimana ha già diversi appuntamenti nella zona sud, quella più “calda” sull’argomento.

Per Futuro Trasparenza e Libertà non è solo un problema amministrativo, ecco perché il nuovo comune non serve, e non basta. E’ soprattutto un problema di sviluppo, e quindi è quello a cui bisogna dare risposta. “Noi non possiamo sostenere la creazione di questo “comune nel comune” ma, nello stesso tempo, non possiamo restare inermi e non ascoltare l’ultimo grido di dolore di chi oggi chiede tale scissione. Puntiamo ai villaggi sia dell‘estremo nord che dell’estremo sud per non far sentire più soli questi cittadini”, conclude Zuccarello.