Ok al rinvio dell’intervento della forza pubblica, ma il Comune deve completare l’elenco

L’intervento della forza pubblica per le persone in situazione di morosità incolpevole può essere graduato, nonostante l’elenco sia ancora incompleto. Parola del Prefetto Stefano Trotta. È questo, in sintesi, il contenuto della nota inviata dalla Prefettura di Messina alla Questura. Nel documento il Prefetto fa notare come l’elenco delle famiglie vittime di morosità incolpevole siglato dal Comune non sia completo ai sensi della normativa vigente, ma viene chiesto comunque al Questore di graduare l’intervento della forza pubblica per le famiglie in elenco viste le ripetute richieste giunte in Prefettura da parte dei diretti interessati e dei sindacati degli inquilini.

“Nella considerazione che i soggetti inseriti nel citato elenco – scrive il prefetto – a seguito di procedura pubblica, possono ragionevolmente ritenersi portatori di una legittima aspettativa al conseguimento dei benefici previsti dalla normativa, si ritiene di fornire alla Questura specifiche direttive in caso di richiesta di intervento della forza pubblica da parte dell’ufficiale giudiziario. Al seguito di una simile richiesta si dovrà verificare preliminarmente se il soggetto interessato è inserito nell’elenco fornito dal Comune. In caso positivo si disporrà del differimento dell’intervento della forza pubblica, in via del tutto eccezionale, e comunque non oltre il 30 maggio, periodo entro il quale si auspica che l’elenco venga completato con le informazioni mancanti”.

Una concessione fatta in via straordinaria, dunque, per una breve durata, che ha come scadenza il 30 maggio. Al termine di questo periodo, nel caso l’elenco non venga finalmente completato, i casi delle persone inserite nell’elenco saranno nuovamente trattati al pari dei casi ordinari, con il conseguente utilizzo dell’ausilio della forza pubblica da parte degli ufficiali giudiziari. Nel frattempo, comunque, per tutti i soggetti che non rientrano nell’elenco restano vigenti le procedure di sfratto usuali.

Il Comune di Messina, su richiesta dei sindacati che si occupano della problematica, come l’Unione Inquilini, e in linea con le normative nazionali, ha siglato un elenco di persone che si trovano in una situazione inconfutabile di morosità incolpevole. L’elenco, provvisorio, contiene i nominativi di 12 famiglie ed è stato consegnato agli uffici prefettizi il 25 marzo scorso. Qualche giorno dopo, però, scongiurando lo sfratto di una delle famiglie inserite nell’elenco, l’Unione Inquilini aveva chiesto al Prefetto perché non avesse graduato l’intervento della forza pubblica per i soggetti segnalati dal Comune. Nel corso del tavolo territoriale successivo, però, svolto in Prefettura, i vertici prefettizi avevano spiegato che l’elenco fornito dal Comune era incompleto, mancando di diverse informazioni, come, ad esempio, una descrizione più dettagliata del nucleo famigliare.

L’elenco, infatti, riporta esclusivamente i dati anagrafici dei soggetti ammessi dai benefici previsti dalla legge, senza alcuna informazione integrativa relativa alla composizione del nucleo familiare, né sulla tipologia di sostegno predisposto dal Comune. Secondo la Prefettura “appare, dunque, assolutamente impossibile operare una ragionata programmazione della graduazione dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto ai sensi dell’art. 6 del Decreto interministeriale del 14 maggio 2014. L’elenco trasmesso, è inoltre, provvisorio e, a seguito dell’ennesima emanazione delle linee guida regionali in materia, potrebbe essere pubblicato un nuovo bando per l’accesso ai contributi in argomento. Continuano tuttavia a pervenire istanze da parte di persone inserite nel citato elenco, intese ad ottenere una valutazione circa il differimento dell’intervento della forza pubblica in ausilio all’ufficiale giudiziario all’atto ciao dell’esecuzione dello sfratto”.

Il prefetto “ha svariate volte rappresentato al Comune di Messina che l’elenco trasmesso risulta assolutamente carente di quelle informazioni necessarie per consentire a quest’ufficio le valutazioni funzionali all’adozione delle misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica. Le stesse considerazioni sono state ricordate al rappresentante del Comune in occasione della riunione tecnica interforze tenuta il 2 aprile scorso”.

Insomma, non bastano le buone intenzioni. La Prefettura richiede il completamento dell’elenco, nel frattempo una buona notizia: anche se per un breve periodo che scadrà il 30 maggio, la Questura avrà l’obbligo di graduare la forza pubblica e le famiglie in questione potranno tirare un sospiro di sollievo.

(Eleonora Corace)