Cronaca

“Morte ai neri”: Messina si macchia di scritte razziste e svastiche

Scritte razziste, ignobili, senza giustificazioni. Un gesto vile. E’ successo a Messina, nella zona nord della città. Sulla facciata di un edificio in via Consolare Pompea a Granatari è comparsa questa scritta che augura la morte “ai neri”. Svastiche e simboli razzisti anche in via Circuito, vicino il capolinea dei bus Atm. Un episodio che ha immediatamente scatenato l’indignazione sui social.

Ignoti hanno usato delle bombolette spray per mandare il loro messaggio razzista e discriminatorio. Il luogo non è stato scelto a caso perché in quella zona da qualche mese c’è una struttura che ospita minori migranti che dunque vivono quelle strade e si muovono per le vie deturpate da quelle scritte. Un gesto che macchia non solo quelle pareti ma la città. 

La circoscrizione

La prima segnalazione è arrivata dal consigliere della IV cirscrozione Antonio Lambraio che ha immediatamente segnalato queste scritte vergognose alla Polizia Municipale.

L’indignazione

Anche il consigliere comunale Gaetano Gennaro si è subito attivato per far cancellare quello scempio. «Purtroppo anche la nostra città è sempre più in preda alla violenza, all’odio, al razzismo e alla discriminazione. Tutto questo è inaccettabile e va fatto subito qualcosa per impedire che si continui a scivolare verso il basso. Messina ha sempre avuto un volto diverso, più umano, e le Istituzioni devono far qualcosa per evitare che si degeneri ancor di più. Già siamo andati molto oltre» ha commentato il consigliere Pd che ha contattato il vicesindaco Mondello che ha immediatamente disposto un sopralluogo della Polizia Municipale sul posto.

Non usa mezzi termini neanche la deputata regionale Elvira Amata e commenta i fatti con una sola parola: schifo. «Potrei esprimere il classico messaggio istituzionale di “condanna e indignazione verso gli autori questo vile atto”, ma preferisco reagire di pancia nel nome della totale spontaneità e affermare, senza peli sulla lingua e giri di parole, che semplicemente provo assoluto schifo e vergogna. Di voi e per voi».