cronaca

Morte del prof. Guglielmo a Messina, assolti 6 medici

Non ci fu colpa medica nella morte del professor Giovanni Guglielmo, il docente di Farmacia all’Università di Messina, spirato al Policlimico nella notte tra il 24 e il 25 novembre 2013.

Il giudice monocratico Adriana Sciglio ha assolto “perché il fatto non sussiste” i sei medici dell’ospedale Piemonte imputati: Giacomo Lo Presti – di turno la notte che il professor Guglielmo fu ricoverato d’urgenza-, Annamaria Mangano, Adriana Maria Merrino, Gaetano Cannavà, Letterio Pavia e Maria Rosa Buttafarro.

Lo stesso pubblico ministero Piero Vinci aveva avanzato richiesta di assoluzione, alla fine del dibattimento. Un verdetto che lascia amareggiata la famiglia. “Siamo   sconcertati. Per   41   ore   ho   visto   mio   padre agonizzare   assistendo   a   un  balletto   assurdo   al   Piemonte,   fino   a   quando   lo   abbiamo   trasportato   al   Policlinico   in   un ultimo disperato tentativo di salvarlo. Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, ma per quanto mi riguarda arriverò fino in Cassazione”, dichiara il figlio, l’ingegnere Giacomo Guglielmo.

Secondo la famiglia, assistita dagli avvocati Alberto Gullino, Anna Scarcella e Igor Germanà, all’ospedale Piemonte ben poco sarebbe stato fatto per evitarne la morte prematura.

I periti di parte hanno infatti dichiarato in aula che se si fosse intervenuto per tempo con uno stent aortico il professore si sarebbe potuto salvare. Guglielmo è stato stroncato da un aunerisma dell’aorta toracica rotta, diagnosticatagli soltanto 41 ore dopo, troppo tardi. Eppure, ipotizzò inizialmente la Procura, sarebbero stati necessari per tempo esami e interventi più specifici, visto che era stato operato nel 2011.