Cronaca

Morte Doddis, indagato il medico del 118. Domani l’autopsia

Sarà effettuata domani l’autopsia sul corpo di Carmelo Doddis, il cinquantacinquenne morto venerdì scorso mente era in fila all’anagrafe di Palazzo Zanca.

Il sostituto procuratore Rossana Casabona, titolare del caso, attende il medico legale domani pomeriggio a Palazzo Piacentini, per conferirgli l’incarico.

In vista dell’esame, fondamentale per stabilire l’esatta causa della morte di Doddis, il magistrato ha avvisato il medico del 118 che qualche ora prima ha vistato il cinquantacinquenne.

Un atto dovuto, l’iscrizione del sanitario quel giorno a bordo dell’ambulanza, per permettergli di partecipare agli esami tecnici irripetibili, come appunto l’autopsia, con l’ausilio del difensore.

Il medico di 56 anni si è affidato all’avvocato Carmelo Vinci, ed ha nominato il dottor Alessio Asmundo proprio consulente per prendere parte alla perizia, insieme al consulente di parte della famiglia Doddis, assistita dall’avvocato Nino Cacia.

L’ipotesi di reato è omicidio colposo. L’inchiesta, aperta dopo l’esposto del figlio di Doddis, mira a capire se il malessere dell’uomo è stato sottovalutato dal personale medico che lo ha visitato un’ora prima che stramazzasse al suolo, davanti al Comune.

Doddis aveva chiamato il 118 quella mattina e un’ambulanza proveniente dal Mandalari si è recata a Tremonti, sotto casa. Qui il medico lo ha visitato, sottoponendolo ad esami specifici, e pur risultando negativi gli esami gli ha comunque consigliato di rivolgersi ad una struttura sanitaria. Ma Doddis ha rifiutato il ricovero.

A questo punto sarà fondamentale, nell’accertamento di eventuali responsabilità per la sua morte, stabilire innanzitutto se i due attacchi accusati nella mattinata erano i sintomi dello stesso malore che lo ha poi stroncato, poi capire se i medici potevano diagnosticarlo o intervenire diversamente.