Gli avvocati difensori: “Non c’è stata nessuna corsa”. Ma per la Procura la verità è un’altra

E' durata poco più di un'ora, stamane, la trasferta in carcere del Gup Daniela Urbani, a Gazzi per gli interrogatori di garanzia di Gaetano Forestiere e Giovanni Gugliandolo. Entrambi, difesi rispettivamente dagli avvocati Salvatore Silvestro e Piero Luccisano, hanno risposto alle domande del giudice, difendendosi dall'accusa di aver messo in piedi una vera e propria corsa non autorizzata, quella tragica notte su via Garibaldi.

Al finanziere viene contestato l'omicidio stradale e la partecipazione alla gara non autorizzata, al ventiquattrenne Gugliandolo soltanto la partecipazione alla corsa. Il sostituto procuratore Marco Accolla aveva addebitato anche a lui l'accusa legata alla morte di Lorena, ma il GUP Urbani ha cassato la richiesta, sotto il profilo delle esigenze cautelari. Al ragazzo non è contestata neppure l'omissione di soccorso, visto che dopo essersi inizialmente allontanato è tornato sul posto.

"Andremo al Riesame", ha annunciato l'avvocato Piero Luccisano : "Il mio cliente ha spiegato chiaramente che non c'è stata alcuna corsa quella notte, di essersi visto superare da Forestiere, di aver successivamente sentito lo schianto ed essersi avvicinato al luogo dell'incidente, restando di lato".

Per la Procura, però, le immagini delle telecamere, le testimonianze e le perizie tecniche sulla Audi e sulla 500 Abarth raccontano un'altra verità. I due veicoli compaiono per un lungo tratto della via Garibaldi, prima l'uno poi l'altro e viceversa, e anche il racconto di uno dei testimoni indicherebbe che i due si frequentassero. Il veicolo, poi, era stato potenziato.

Alessandra Serio