Rinviati a giudizio per la morte di una paziente sei medici del Piemonte e del Policlinico

Si è conclusa con il rinvio a giudizio di sei medici del Piemonte e del Policlinico e con il proscioglimento di altri tre colleghi l’udienza preliminare per la morte di Maria Miroddi avvenuta il 5 febbraio del 2008.
Il gup De Marco ha rinviato a giudizio i medici del reparto di Neurologia del Piemonte Francesco Sturiale, Alberto Arena, Giuseppe Maria Turrisi e Maurizio Valenti e due del reparto di Neurochirurgia I del Policlinico Giovanni La Rosa e Fabio Cacciola. Proscioglimento per il medico del pronto soccorso del Piemonte Attilio Fulgido per l’infettivologo del Policlinico Placido Mondello e per il medico di Neurologia del Policlinico Paolino La Spina.
Maria Miroddi, dopo essersi sentita male, si recò al pronto soccorso del Piemonte il 21 dicembre 2007. Una settimana dopo fu ricoverata nel reparto di Neurologia dello stesso ospedale ma la situazione non migliorò. La paziente l’undici gennaio 2008 fu dimessa e tornò a casa ma poiché i malesseri continuarono la signora Miroddi si recò questa volta al Policlinico dove morì il 5 febbraio 2008.
Secondo l’accusa i medici rinviati a giudizio, pur in presenza di elementi tipici di riscontro, non avrebbero rilevato alla paziente un possibile idrocefalo iperteso, cioè un aumento della pressione dentro il cervello per incremento anomalo del contenuto liquido. Da qui la decisione di non intervenire chirurgicamente. Trascurando i sintomi di un idrocefalo iperteso i medici avrebbero effettuato una diagnosi non corretta prescrivendo alla donna una terapia non adeguata.