Cronaca

Morte Riccardo, sarà l’autopsia a chiarire la natura delle lesioni

Si muove con cautela l’indagine del sostituto procuratore Marco Accolla sul caso del bimbo di Santa Teresa morto al Policlinico dopo due giorni dal ricovero.

Il magistrato ha disposto il sequestro della salma e domani affiderà ad un medico legale il doppio compito di stabilire l’esatta causa del decesso e la natura delle lesioni sul corpicino del piccolo.

Erano state queste ultime a far scattare l’allarme in ospedale, ancora prima che Riccardo esalasse l’ultimo respiro. Tante e su tutto il corpo, alcune non sembrano recentissime. Il piccolo, va specificato, soffriva di gravi patologie dalla nascita, pesantemente invalidanti, e negli ultimi giorni le sue condizioni erano talmente peggiorate che è stato portato all’ospedale universitario messinese.

Qui Riccardo è stato ricoverato in Terapia intensiva pediatrica ma nel giro di due giorni il suo cuore si è fermato. E’ adesso importante stabilire se la morte è stata concausata dalle lesioni o è l’esito pressoché inevitabile della sua malattia, se queste sono state provocate da qualcuno, se sono dovute o circostanze fortuite o se anch’esse sono frutto dei problemi dettati dalla sindrome rara che lo attanagliava, e in questo ultimo caso se quelle “datate” sono state curate e prese in considerazione dai genitori, o se sono state trascurate al punto da portarlo quasi alla fine della sua vita.

Gli accertamenti sono stati affidati alla Squadra Mobile di Messina, al capo Francesco Oliveri, che ha già ascoltato diversi testimoni e la stessa madre del piccolo, che non viveva col padre di Riccardo ma con un compagno. Dalle primissime voci ascoltate però non emergono sospetti di maltrattamenti subiti dal bambino.