cronaca

Movida violenta: l’accoltellatore voleva lasciare Messina, temeva ritorsioni

E’ scattato poco prima che potesse lasciare Messina e fare perdere le proprie tracce, l’arresto del diciannovenne Samuele Panarello, accusato del tentato omicidio di un suo quasi coetaneo e il ferimento di una ragazza, il 23 gennaio scorso durante una “serata brava” in centro, tra via Garibaldi e il Duomo.

Subito dopo la rissa di quella notte, i Carabinieri arrivarono subito a Panarello, trovando a casa sua un coltello, andato ai Ris per le analisi delle tracce trovate sulla lama. In attesa di chiarire come erano andate effettivamente le cose, nella piazzetta tematica di via Garibaldi, gli investigatori misero sotto controllo diversi soggetti gravitanti tra l’ambiente di Panarello e quello delle vittime.

Scoprendo così che quella notte di movida violenta aveva scatenato la reazione degli ambienti di Giostra, che progettavano di vendicare lo sgarro ai danni del 24enne accoltellato, condotto in fin di vita in ospedale. Le voci di una ritorsione arrivarono anche a Panarello, che progettava appunto di fuggire. Ma gli uomini della Compagnia Messina Centro, ai comandi del Capitano Savastano, sono arrivati prima-