Furci. “Rimuovete dai fondali roulotte e camion trascinati dal torrente in piena, un pericolo per i bagnanti”

Nei fondali dello specchio di mare che bagna Furci Siculo giacciono una roulotte e un camion, trascinati dalla piena del torrente Savoca lo scorso 10 ottobre. A distanza di otto mesi “visto che né il Demanio marittimo, né quello fluviale hanno predisposto un intervento di rimozione” e che “l’Amministrazione comunale non ha manifestato nessuna volontà a provvedere alla rimozione”, il consigliere di minoranza Francesco Moschella ha presentato una mozione. Il documento è stato indirizzato al sindaco Sebastiano Foti e al presidente del Consiglio comunale, Gianluca Di Bella.

“Durante la piena – spiega Moschella – i mezzi trascinati dalla piena sono stati scaraventati sulla battigia e successivamente trascinati in mare. Durante il rocambolesco trasporto – prosegue – hanno subìto delle rotture e quindi la perdita di alcune parti. I mezzi erano costituiti principalmente da ferro e quindi soggetti ad arrugginimento. Alcuni bagnanti – incalza Francesco Moschella – ritengono che il container giaccia sul fondo del mare ad una profondità di appena tre metri, pericolosa quindi per la balneazione. Inoltre il rischio di inquinamento è alto anche perché non si è mai saputo cosa contenessero i mezzi”. In virtù di ciò Moschella, a nome del gruppo consiliare di minoranza del quale fa parte, ha chiesto al sindaco con la mozione “di informare le autorità competenti della grave presenza di questi mezzi sul fondo del mare, di far provvedere alla localizzazione degli stessi e, in caso, di delimitare la zona interessata. E di fare, infine, predisporre la rimozione e la bonifica delle aree coinvolte”.

I mezzi sono stati ingoiati dal mare alla periferia sud, alla foce del torrente che divide Furci da S. Teresa di Riva. A bordo del container viveva una famiglia. All’alba di quel 10 ottobre si trovavano all’interno due persone, madre e figlio, di 80 e 45 anni. Sono stati salvati da due volontari e dal sindaco, Sebastiano Foti. I due volontari hanno fatto appena in tempo, mettendo a repentaglio la propria vita, a tirarli fuori dalla finestrella, dopodiché la roulotte nella quale dormivano madre e figlio, è stata trascinata in mare dalla furia delle acque.

Carmelo Caspanello