Roccalumera. Mensa scolastica: “Una Commissione per valutare la qualità del servizio”

Una commissione per la mensa scolastica al Comune di Roccalumera. A chiederla sono i consiglieri di minoranza attraverso una mozione presentata al sindaco, Gaetano Argiroffi, all’assessore alla Pubblica istruzione e al presidente del civico consesso. L’organismo dovrebbe essere composto da un rappresentante dell’Amministrazione comunale, un docente ed uno o più rappresentanti dei genitori per ogni plesso e un responsabile del servizio di refezione dell’azienda fornitrice. “Lo scopo per il quale impegniamo sindaco e Giunta – spiega il capogruppo dell’opposizione, Rita Corrini – è quello di costituire un collegamento tra utenti e Amministrazione in modo da monitorare la qualità del servizio, eventualmente tramite l’uso di schede di valutazione, per quanto riguarda la qualità delle materie prime, al fine di verificare il rispetto del capitolato e la qualità e quantità dei pasti. Al contempo – aggiunge – potranno essere avanzate proposte per migliorare la scelta dei menù scolastici, delle loro variazioni, delle modalità di erogazione del servizio, nel rispetto del capitolato d’appalto in vigore ed attivare percorsi didattici ed educazione alimentare.

Infine, si potranno elaborare proposte migliorative relative agli alimenti di refezione anche in vista delle future gare di appalto e prendere visione, nei limiti consentiti dalla legge, delle modalità con le quali viene fornito il servizio di preparazione e consegna dei pasti”. A Roccalumera, il servizio di refezione scolastica non è gestito direttamente dall'Ente, ma viene affidato, mediante gara, ad una ditta esterna, che fornisce e somministra i pasti nelle mense dei vari plessi scolastici presenti sul territorio comunale. “Lo scorso anno scolastico – scrive nella mozione la minoranza – dal confronto con alcuni genitori si sono rilevate lamentele sulla qualità e sulla mancata varietà dei pasti. Il problema – viene aggiunto – è emerso in una riunione con i genitori, i quali hanno chiesto una variazione di alcuni pasti inseriti nel menu. Da qui la richiesta dell’istituzione della commissione mensa in più occasioni”.

Carmelo Caspanello