Genovese: “La sfiducia oggi non è nell’interesse di Messina, ma di Picciolo e Pd. Serve pace sociale”

Con un'intervista rilasciata in esclusiva a Tempostretto Francantonio Genovese affonda definitivamente la mozione di sfiducia del triangolo Pd-Sicilia Futura-Ncd e si toglie qualche sasso dalla scarpa.

Forza Italia ha i numeri per presentare la mozione di sfiducia da sola e arrivare a quota 16 senza dovere chiedere firme a nessuno, lo farete o no?

“Io sono convinto che sia evidente l’inadeguatezza di questo apparato politico ed il fallimento di quest’amministrazione. La sfiducia di fronte a questo disastro è una tappa obbligata. Ma mi chiedo: è la scelta giusta in questo momento? Dobbiamo domandarci quale sia la cosa più giusta nell’interesse della città oggi. Penso che la priorità sia ricostruire un clima di pace sociale. C’è troppo odio, si respira un clima di astio e non possiamo pensare che basti tornare alle urne per superarlo. La sfiducia non può nascere per mandare a casa una persona, per rivalsa. Accorinti è stato eletto secondo la logica della rivalsa, dell’odio. Abbiamo visto cosa è venuto fuori. Non si può tornare al voto con la stessa logica. Cerchiamo prima la pace sociale, che non è la pace nel mondo di cui parla Accorinti ma quella di Messina e costruiamo un progetto per una città riappacificata. Inoltre è un sindaco eletto dai messinesi e ha tutto il diritto di amministrare, saranno gli elettori a dire se ha fatto bene o male. Noi pensiamo che sta facendo malissimo, ma sfiduciarlo oggi, con questo clima, equivarrebbe a fare di lui un martire e di noi i cattivi”.

Allora è vero che adesso il miglior alleato di Accorinti è Genovese? Anzi, la coppia Genovese-D’Alia? E che il sindaco può dormire sogni tranquilli?

“Dire che io sia il miglior alleato di Accorinti è fantasia. Ricordo a me stesso che la vittoria di Accorinti al ballottaggio è frutto di un referendum nei confronti del sottoscritto. Questa frenesia elettorale sospetta del Pd e di Picciolo si è trasformata in una pantomina, in una caccia alla firma sconfinata nella scorrettezza umana e politica ed è stata per loro un boomerang. Hanno perso di credibilità, i messinesi adesso si chiedono perché preferire questi partiti che si sono dimostrati incapaci di gestire il percorso verso la mozione o aspettare che la giunta finisca il mandato. Come si può pensare di andare al voto in un Comune senza bilancio di previsione, senza piano di riequilibrio approvato, in gestione provvisoria? E’ questo l’interesse dei cittadini? Penso di no, penso che questo sia l’interesse di alcuni gruppi politici che vogliono andare adesso alle elezioni cavalcando l’onda renziana sperando di vincere sulla base dei sondaggi nazionali e sull’attuale alleanza di governo. Questo non è interesse dei messinesi”.

Quindi darete sostegno ad Accorinti fino alla fine?

“Noi voteremo solo gli atti che sono nell’interesse della città. Il bilancio lo è. Non vogliamo lasciare i messinesi nel disastro. Del resto quest’amministrazione si sta facendo del male da sola”.

Però emerge un Accorinti “prigioniero politico” di Genovese e D’Alia

“Accorinti è prigioniero dei suoi errori e del suo Ego. Nessuno lo tiene rinchiuso al Comune, può dimettersi, ricandidarsi e lasciare che siano gli elettori a esprimersi. Vuole che sia il popolo a sfiduciarlo? Si dimetta e lasci che siano i cittadini a giudicarlo per quello che ha fatto o per quello che ha promesso”.

D’Alia ha affondato sul nascere la mozione di sfiducia del Pd di Aiello e Picciolo con il supporto di Germanà. Siete alleati nel centro-destra?

“Non ho le capacità di prevedere il futuro. D’Alia fa un discorso sensato, non puoi prima sfiduciare il sindaco e poi creare un’alleanza ed un’alternativa. Il 3 aprile valuteremo il documento dell’Udc perché è sui temi che dobbiamo discutere. Da quel che ho capito è che mentre D’Alia parla di Autorità portuale e Città metropolitana, gli altri replicano facendo riferimento alle mie vicende giudiziarie personali. E’ questo il loro programma? Attaccare Genovese? Ma non è uno spettacolo già visto nel 2013? Sarebbe questo il tenore della campagna elettorale di giugno? Una nuova campagna contro qualcuno? Io non parlo delle vicende giudiziarie e processuali passate, presenti o future di altri. Gradirei non essere tirato in ballo con motivazioni che nulla hanno a che vedere con la politica. Spiace che Picciolo, con il quale ho condiviso un lungo percorso politico e nel 2013 era nostro alleato, pensi di utilizzare le mie vicende giudiziarie per uno spot elettorale. Lo ha già fatto Renzi alle Europee nel 2014. Preferirei parlare di programmi. Se il Pd ha interesse di sfiduciare Accorinti per cavalcare l’onda non avrà il mio appoggio, ma a D’Alia dico che io non ho conti da regolare con il Pd. Il mio rapporto con il partito si è chiuso da tempo”.

Pd-Sicilia Futura-Ncd andranno avanti con la mozione di sfiducia. A questo punto la responsabilità del disastro ricade interamente su Genovese e D’Alia.

“Lei conosce la mozione che hanno preparato? Il documento è lo stesso presentato da 4 consiglieri a novembre e che sia Pd e Dr hanno sconfessato. Anzi i Dr ne hanno annunciato uno diverso il giorno dopo. Cosa è cambiato in 4 mesi? Non sono in grado di presentare un documento che abbia contenuti chiari? E poi, mi lasci dire, hanno mortificato i 3 consiglieri che l’avevano presentato. Ma che rispetto e condivisione è, sul piano politico e umano, l’appropriarsi di una mozione che era stata sconfessata pubblicamente senza neanche interpellarli? Che considerazione hanno dei consiglieri comunali? Perché dovrebbero firmare una mozione presentata da chi usa questi metodi? Io ascolto i consiglieri di Forza Italia, non mi risulta che in altri partiti sia avvenuto lo stesso. La sfiducia è stata imposta dall’alto”.

Però i suoi la seguono ad un suo cenno. Sono passati dal Pd a Forza Italia in un nanosecondo al suo via. Se lei dicesse sfiduciamolo lo farebbero subito.

“Qua stiamo parlando di sfiducia, di tornare ad elezioni in un clima pesantissimo. Anche il Pd ha cambiato idea sulla sfiducia da quando a novembre Carbone si dichiarava alleato dell’amministrazione ad oggi le posizioni sono cambiate e nessuno dice niente. I consiglieri di Picciolo eseguono le sue direttive e nessuno obietta. Se da Forza Italia decine di esponenti vanno con Renzi nessuno dice niente. Solo chi va con Genovese diventa vassallo. Ne approfitto per rispondere a chi definisce pecore o vassalli solo i consiglieri a me legati. E’ vassallo solo chi va a Forza Italia oppure chi, nel Pd, ad un ordine di Renzi vota in massa l’autorizzazione a procedere per farne uno spot elettorale a distanza di 7 giorni dalle Europee e un anno dopo, ad un altro cenno di Renzi vota il no all’arresto di Azzolini, esponente del Ncd? Sono vassalli i consiglieri messinesi e persone libere i deputati Pd? Sono vassalli gli attuali consiglieri di Forza Italia e invece sono consiglieri liberi quelli ai quali viene detto o firmi la sfiducia o sei fuori?

Le diverse tesi finora ascoltate non sono un modo per nascondere l’attaccamento alla poltrona? Il morbo di Attack?

“Non ho intenzione di mandare al massacro un’intera classe dirigente con una sfiducia a scatola chiusa che trasformerebbe il voto in un’altra campagna elettorale contro di noi. Il tono di alcuni comunicati stampa fa capire cosa ci aspetterebbe a giugno. Quando parlo di pace sociale mi riferisco a questo. Un’ultima considerazione: Accorinti dichiara che è stato eletto dal popolo. Anche i consiglieri comunali sono stati eletti dal popolo e vogliono essere giudicati dal popolo. Oppure gli elettori di Accorinti sono di serie A e chi vota noi è di serie B? Il sindaco chiede altri anni per poter essere giudicato, anche i consiglieri vorrebbero fare altrettanto”.

Rosaria Brancato