Gli smemorati della sfiducia: 12 consiglieri che dal 2015 l’hanno annunciata ma mai firmata

Se tutti quei consiglieri che dal 1 novembre 2015 hanno annunciato e/o presentato la mozione di sfiducia fossero stati coerenti, la quota 16 sarebbe stata raggiunta, se non doppiata da un pezzo.

Proviamo a fare un piccolo esercizio di memoria, ricordando che in questo momento ci sono 12 firme: Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Andrea Consolo, Libero Gioveni, Daniela Faranda, Nicola Crisafi, Daniele Zuccarello, Giuseppe Trischitta, Giovanna Crifò, Nicola Cucinotta, Giuseppe Santalco.

Ne mancano 4 per arrivare alla soglia dei 16, soglia prevista dalla legge per poter portare in Aula per il voto la mozione di sfiducia.

Ma se andiamo indietro nel tempo scopriamo che, ad esempio, sin dal 1 novembre 2015 si scatenò la corsa alla sfiducia, salvo poi vedere vari protagonisti dimenticarsene.

1)Ad essere pignoli il primo a parlare di mozione è stato Piero Adamo, che nell’ottobre del 2015 indicò i punti in base ai quali presentare una mozione di sfiducia, che pure annunciò, ma da quel momento in poi non ha firmato alcun documento presentato nel frattempo da altri.

2)Poi, il 1 novembre 2015 fu la volta di un quartetto: Antonella Russo, Daniele Zuccarello, Nora Scuderi e Donatella Sindoni. I 4 si recarono da un notaio e depositarono la sfiducia invitando altri colleghi a firmare (leggi qui l’articolo). Solo Zuccarello ha firmato la mozione attualmente depositata dal segretario generale ad agosto da Udc-Ncd. Le altre tre, cioè Antonella Russo, Nora Scuderi e Donatella Sindoni, attualmente, per motivi diversi, non intendono più firmare la mozione. La Russo, diventata nel frattempo capogruppo Pd per la verità la firmerebbe, tant’è che in primavera, fu tra le prime, insieme a Sicilia Futura a riproporre il documento, ma in quei giorni a dire no fu l’Udc di D’Alia. La Russo quindi, vorebbe eccome, per coerenza, firmare ma non appone la firma perché su questo punto Carbone non si è ancora capito cosa ne pensa, mentre i 3 colleghi Cardile, Iannello e Gennaro sono totalmente contrari.

3)Il 3 novembre 2015 fu la volta dei Dr: anche in questo caso mozione di sfiducia, presentata in conferenza stampa con le firme della capogruppo Elvira Amata, i consiglieri Carlo Abbate, Rita La Paglia, Santi Sorrenti, Nino Carreri ed il vicepresidente del consiglio Nino Interdonato. (leggi qui l’articolo).

Nel 2016 anche i Dr diventano recidivi e annunciano la sfiducia bis insieme al Pd, ma, come detto, sono i centristi di D’Alia a far finta di non sentire (anzi, D’Alia ne annunciò una “tutta sua” a giugno).

Anche stavolta non se ne fece nulla e quando ad agosto l’Udc presentò la mozione insieme ad Ncd sono stati i Sicilia Futura a far finta di non aver sentito bene. Nel frattempo Elvira Amata è diventata Fratelli d’Italia e Carlo Abbate è passato al gruppo misto e tra i più strenui oppositori della sfiducia.

4)il 5 novembre 2015 a dire sì alla sfiducia sono stati Giuseppe Trischitta, Fabrizio Sottile e Pierluigi Parisi. Nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Santi Formica e Bernardette Grasso gli esponenti di Forza Italia annunciarono la presentazione di una mozione di sfiducia “azzurra”. (leggi qui l’articolo)

A conti fatti proviamo ad aggiungere ai 12 firmatari dell’attuale mozione quanti dal 1 novembre hanno soltanto annunciato di voler sfiduciare l’amministrazione, nell’ordine: Piero Adamo, Antonella Russo, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Elvira Amata, Nino Carreri, Carlo Abbate, Nino Interdonato, Rita La Paglia, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Pierluigi Parisi.

Arriviamo a quota 24 consiglieri.

Ma ne è passata di acqua sotto i ponti da quei giorni….e con l’acqua per molti è andata via anche la memoria.