Autovelox illegittimi sulla A20? Il Movimento Liberi Insieme scrive al Cas

Per il movimento Liberi insieme (MLI) di Messina, i nuovi autovelox sulla A20 sono poco visibili. Così scrive Roberto Cerreti, esponente di MLI, in una lettera aperta al presidente del Cas, Rosario Faraci.
Secondo Cerreti, «nelle tratta A20 Palermo – Messina sono apparsi, da qualche settimana, dei nuovi impianti fissi di autovelox, posizionati anomalamente ed in contrapposizione alle previsioni normative in materia, all’ingresso dei tunnel, in posizioni, soprattutto durante le ore diurne, non visibili in maniera ottimale dagli automobilisti a cause dei normali riverberi di luce che, notoriamente, rendono difficoltosa la visibilità in entrata in galleria».
«Il decreto legge n. 117, del 3 agosto 2007, convertito in legge 2 ottobre 2007, n. 160, – continua Cerreti – ha apportato una importante modifica all’articolo 142, codice della strada, in materia di superamento dei limiti di velocità e rilevamento delle relative violazioni a mezzo di apparecchiature elettroniche, sancendo, al nuovo comma 6 bis, che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili».
Motivo di ulteriore preoccupazione desta, secondo MLI, «la collocazione di nuovi autovelox fissi persino nel doppio senso realizzato nella galleria del Tindari, in ambedue le ristrette corsie ed in ogni caso sempre posizionate all’ingresso della galleria, secondo le diverse direzioni di marcia, che lasciano presagire che l’enorme disagio causato dalla chiusura del tunnel in direzione Palermo – Messina sia e continui ad essere permanente».
Cerreti si chiede chiarezza al Cas e «in ogni caso la legittima pubblicizzazione della collocazione» degli autovelox.
L’interesse collettivo è reprimere sconsiderati atteggiamenti di automobilisti imprudenti e non lanciare una “caccia alla multa ed ai multati”.
Gabriele Quattrocchi