Accorinti chiude la porta ai tir: da metà luglio cavalcavia vietato ai mezzi pesanti

Tra Caronte- Tourist e giunta Accorinti è muro contro muro.

Non sono bastate le sette ore di confronto di mercoledì pomeriggio né tantomeno le altre sette di oggi, divise in due fasi. Alla fine Accorinti ha chiuso la porta all’invasione dei tir, dando l’ultimatum: il gruppo ha tempo fino al 20 luglio per cancellare le corse diurne festive della Cartour, in caso contrario sarà chiuso il cavalcavia.

Pomo della discordia le ormai note nuove tabelle orarie della Cartour in vigore dal 30 giugno (vedi articolo allegato) che causeranno l’inevitabile fiume di tir in pieno centro e in pieno giorno. Dopo le proteste dell’Orsa e le perplessità dell’amministrazione la società ha risposto. “Abbiamo fatto sempre così, accordandoci con le vecchie amministrazioni”. Insomma “così è se vi pare”, una consuetudine che diventa norma….Ma oggi, per la prima volta con estrema fermezza dal giorno dell’insediamento Accorinti dice no dimostrando che il “contesto” è cambiato eccome e che le arterie del centro non sono affatto una prateria libera per i mezzi gommati.

Già a metà mattinata il clima è diventato rovente con i rappresentanti della Caronte che hanno abbandonato il tavolo delle trattative a Palazzo Zanca. La richiesta della giunta eppure non era eccessiva: diminuire il numero delle deroghe da Tremestieri a San Francesco, attualmente, lo ricordiamo, in mano alle decisioni del caposcalo e non dei vigili urbani…L’obiettivo era allegerire il peso del transito dei tir in città a favore di Tremestieri. Ma il gruppo ha detto no, rientrando a fine mattinata per ricominciare il confronto. Niente da fare, la società ha ribadito che gli orari Cartour sono immutabili, come le stelle nel cielo e quindi non possono essere modificati. I toni sono stati durissimi. Alla fine il sindaco ha deciso: fino al 20 luglio, per tenere in considerazione biglietti già venduti per la tratta con Salerno, la Cartour potrà adottare gli orari estivi, ma dovrà predisporre il successivo ritorno alle corse notturne. L’estate 2014 comunque dovrà essere l’ultima con questi orari. Se non sarà fatto dal 20 luglio Accorinti chiuderà il cavalcavia al transito dei tir. In realtà il sindaco sta persino pensando di anticipare l’ordinanza. Il gruppo Franza, lasciando Palazzo Zanca si è riservato di prendere decisioni.

Un fatto è certo: per la prima volta in 50 anni un sindaco si è opposto in modo fermo al diktat degli armatori che volevano imporre anche gli orari. E questo ad Accorinti lo si deve."Al primo posto c'è la vita- ha detto Accorinti- Non si può rischiare ad attraversare la strada per accompagnare un bambino. Non posso tradire me stesso, i cittadini, chi mi ha votato. Fin quando si trattava di corse notturne non ho detto nulla, ma in pieno giorno, anche solo per due mesi no. Abbiamo chiesto un passo indietro, non hanno accettato la nostra richiesta di abbassare le deroghe, accettando che nell'estate del 2015 non ci saranno più corse diurne. Non hanno voluto. Allora no. Mi fa male, ma rispetto le loro decisioni. Gli daremo 15, 20 giorni di tolleranza per i biglietti già venduti, ma faremo un'ordinanza per chiudere il cavalcavia ai tir. Sembra una cosa dura, ma lo facciamo con animo sereno per difendere i cittadini"

A stretto giro di posta arrivano anche le dichiarazioni dell’Orsa, che per prima, sia a fine febbraio (quando la Cartour stava per varare i nuovi orari) e poi nei giorni scorsi ha protestato per modifiche che finirebbero con il penalizzare Messina, al di là del fatto che, come dice la società le precedenti amministrazioni erano d’accordo:“Il muro contro muro che i media riportano come risultato dell'odierno incontro e' l'ennesima dimostrazione di una chiara non volonta' dell'armatore a voler venire incontro ai disagi e ai pericoli di una citta' soffocata da anni dall'attraversamento dei mezzi pesanti- scrive l’Orsa- Nessuno vuole penalizzare l'impresa ne' tantomeno i lavoratori ma alle proposte ragionevoli avanzate da chi rappresenta gli interessi di tutti i cittadini ci aspettiamo si risponda con una diversa sensibilita' e un maggior senso di responsabilita' . Ci auguriamo prevalga il buon senso da parte del Gruppo Caronte e che si trovi subito un'idonea soluzione per evitare l'imbarco e lo sbarco diurno dal Norimberga che farebbe riversare nel breve lasso di tempo di un paio d'ore sul tragitto cittadino circa 140 Tir. In caso contrario chiediamo all'amministrazione Accorinti di schierarsi da subito alla testa della protesta che non e' di una "zona grigia" della citta' ma dell'intera societa' civile messinese"

Rosaria Brancato