Domenica a Capizzi in scena vanno i Flamenjazz

Domani, domenica 8 luglio, alle ore 21 a Capizzi presso Piazza San Giacomo si svolgerà un concerto etnofolk dei Flamenjazz. La compagnia musicale porta in scena le radici di un canto che ha origini antiche e nasce dall’incontro tra cultura musicale spagnola e quelle araba, gitana, africana e siciliana. Un genere caratterizzato dall’intensa espressione drammatica, e accompagnato in questo concerto-spettacolo dalle suggestioni della danza. Una performance travolgente, una vera esplosione dei sensi, fatta di ritmi calienti che evocano paesaggi lontani. Leader del gruppo è Alejandra Bertolino Garcia, cantante che vanta collaborazioni con i più noti jazzisti siciliani tra i quali Vito Giordano, Giovanni Mazzarino e Mauro Schiamone. Impegnata ormai da anni in questo progetto di fusione tra flamenco, jazz, ritmi gitani e mediorientali, si avvale degli arrangiamenti di Salvatore Bonafede, pianista e compositore di qualità eccelsa. Nel suo spettacolo c’è una suggestiva base di flamenco puro, arricchita e rigenerata da arrangiamenti jazz che accompagnano le poesie di Federico Garcia Lorca, musicate sugli antichi moduli della cultura popolare andalusa e gitana. Componenti fondamentali dello spettacolo sono Dario Sulis, percussionista e voce capace di dare un tocco di inconfondibile “sicilianità-, e Rosalin Mazzola, ballerina di puro flamenco. Il ballo è arricchito dalla presenza di Ornella Cappello, che contribuisce al fascino dello spettacolo con la sua eleganza di danzatrice e la liricità e sinuosità dei suoi movimenti. La parte armonica è affidata al virtuoso pianista Antonio Zarcone, al chitarrista flamenco Massimo De Maria e alla swingante bassista Romina Denaro, musicisti in grado di divagare e improvvisare con scioltezza nella fusione dei generi che costituisce il fulcro dello spettacolo. Lo spettacolo si terrà a Piazza San Giacomo sita davanti alla chiesa omonima, dedicata al Santo Patrono del paese. La piazza è il centro “monumentale- della cittadina nebroidea, armoniosa e indenne nel suo aspetto acquisito tra il XVIII e il XIX secolo, soprattutto attraverso l’opera del sacerdote architetto Pietro Del Campo. Di questi sono il classico portico dell’Oratorio del SS. Sacramento, sede di una confraternita, e la facciata della chiesa dedicata all’Apostolo, con il grande altare intagliato, la vara processionale, notevoli dipinti e sculture lignee, ed una delicata cinquecentesca Madonna col Bambino di Antonello Gagini. Su un lato prospetta la facciata del municipio, che occupa l’antico convento di cui si scorge a destra la chiesa, dall’ornato portale in pietra. Sugli altri lati sono palazzetti notabili e, al centro dello spazio trapezoidale rialzato, il novecentesco Monumento ai caduti in guerra; il tutto è armonicamente reso omogeneo dal caldo colore del materiale lapideo, attestando l’alta qualità di questo significativo ambiente urbano.