Politica

Musumeci: Assurda decisione del governo. Conte e Salvini non facciano morire le ex Province

Mentre a Roma il governo giallo verde si divide anche sulle ex Province (la Lega vuol ripristinarle ed il M5S no), in Sicilia gli enti intermedi sono sull’orlo del dissesto a causa del prelievo forzoso. L’Anci protesta, a Messina oggi è la volta della Marcia dei sindaci ed anche il governatore Musumeci ha deciso d’intervenire.

«La posizione del Movimento 5Stelle contro le Province sembra la vera ragione per la quale non sono state ancora accolte le nostre richieste sulle risorse finanziarie sottratte a quegli Enti, con la complicità del passato governo di centrosinistra- dichiara- Venerdì 3 maggio sarà l’ultimo giorno utile perché vengano depositati gli emendamenti alla legge di riordino recentemente varata dal Governo. È quella l’occasione per dare attuazione all’accordo che il Governo regionale ha sottoscritto con Roma».

L’avvio delle intese tra Stato e Regione Siciliana risale a dicembre con la sottoscrizione di un accordo che però al momento è in alto mare mentre nel frattempo la querelle sulle ex Province è lontana dal trovare soluzione. Il prelievo forzoso che grava solo sulle ex Province siciliane (in Italia usufruiscono del contributo nazionale) non è stato abolito e l’unica soluzione tampone individuata finora passa attraverso il trasferimento di risorse, già destinate alla Sicilia per investimenti, alle Ex Province.

Una non soluzione insomma.

«L’interlocuzione tra il ministero dell’Economia e la Regione Siciliana – continua il governatore – non si è mai interrotta. Ne riconosco il merito al vice ministro Garavaglia e al sottosegretario Villarosa, ma siamo arrivati al limite e non si può più andare oltre. E purtroppo quella che viene rappresentata appare come un’assenza di impulsi politici da parte del Governo centrale. Rivolgo, così, un accorato appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al vice presidente Matteo Salvini affinché non si lascino morire enti locali che ad oggi gestiscono servizi fondamentali per le comunità. Nessuno meglio di me sa quanto la corretta e sana gestione di un ente intermedio possa essere un aiuto concreto per centinaia di sindaci e quanto i territori possano trovarne giovamento. Sono disponibile a raggiungere il presidente Conte o il suo vice a qualsiasi ora, perché mentre l’Istat descrive una ripresa economica che stenta, l’assurda decisione del Governo nazionale di penalizzare ancora i bilanci delle Province rischia di cancellare investimenti per centinaia di milioni di euro. E la Sicilia non se lo può permettere. Ma, soprattutto, la Sicilia non lo permetterà».